VITERBO (UnoNotizie.it)
La questione degli interventi urbanistici al di fuori dello strumento del Piano regolatore nella città di Viterbo rischia di diventare grave se l'amministrazione comunale non acconsente ad aprire un pubblico dibattito sul tema. In questi anni abbiamo assistito ad un uso eccessivo dell'edilizia contrattata (come i piani integrati) con la conseguenza che molte aree verdi, piccole e grandi, sono state edificate.
Ma è soprattutto l'aspetto stesso della città che viene progressivamente modificato senza un criterio unico e condiviso, mentre rimangono irrisolti alcuni problemi di grande importanza, come una tutela diretta ed indiretta per le mura civiche, la riqualificazione integrata dei centri storici, la sistemazione di valle Faul.
Proprio quest'ultima area rischia ora di essere irrimediabilmente stravolta dal programma integrato di intervento sull'ex gasometro per oltre 13.000 metri cubi. L'area destinata a parco pubblico verrebbe destinata con una variante al PRG a direzionale e servizi.
Il problema non è l'intervento dei privati ed il ricorso al programma integrato, uno strumento spesso utile. Non vi è una pregiudiziale ideologica. Esiste altresì il problema di comprendere e rendere palese il vantaggio per la comunità di una scelta di questo tipo. Esiste la necessità di servizi di questo tipo dentro le mura o invece non è più importante prevedere una sistemazione complessiva della valle di Faul che ne valorizzi la funzione ricreativa e di immagine? Possiamo chiedere all'amministrazione un pubblico dibattito su questo e su altri interventi che riguardano il presente e il futuro dei cittadini?
Forse sarebbe stato meglio aprire il confronto – e verificare le varie opzioni finaziarie - prima di rinunciare alla prelazione che il comune vantava sul bene, in virtù della disponibilità della precedente proprietà di cedere il complesso. Una maggiore trasparenza in questo senso è assolutamente utile.
Anche sugli oneri, le opere pubbliche da realizzarsi a cura del proponente (quello che la comunità ottiene in cambio della variante al PRG, in sostanza) vi è poi da riflettere. Spesso appaiono più opere necessarie ai proponenti che ai cittadini. Sarebbe utile un confronto laico ed aperto anche su questo aspetto.
Chiediamo all'amministrazione ed al Sindaco Marini di essere, in questo senso, garante della partecipazione dei cittadini al dibattito sul futuro della città, anche quando questo coinvolge gli aspetti urbanistici.
Per Sinistra e Libertà della Tuscia
- Ass.ne Per la Sinistra della Tuscia -
Umberto Cinalli
- Uno Notizie Viterbo -
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