TARQUINIA - VITERBO (UnoNotizie.it)
Con La presente, è mia intenzione sottolineare quanto sta avvenendo, sia a livello nazionale che locale in tema di sanità.
Vorrei ricordare che l’Ospedale di Tarquinia è stato faticosamente costruito con i soldi dei tarquiniesi che hanno contratto un mutuo estinto poi negli anni.
Noi non dobbiamo ringraziare nessuno, la struttura ce la siamo creata da soli ed ora dobbiamo impedire che altri vengano a decidere, senza avere minimamente ascoltato i nostri intendimenti, su di un nostro bene.
A tal proposito sono qui a richiedere una grande unità d’intenti; tutti insieme possiamo fermare questo piano.
Così come hanno dimostrato sinergia i politici nel corso dell’ultimo Consiglio comunale straordinario, anche i medici, gli operatori sanitari, le associazioni sanitarie e i sindacati, debbono presentarsi come un fronte compatto, invalicabile ed inattaccabile.
L’ospedale di Tarquinia è uno solo, non esiste la divisione per reparti.
Per questo non condivido affatto l’intervento del consigliere Rabbuffi, che durante l’assise comunale ha tessuto gli elogi solamente al reparto di Ortopedia.
Noi abbiamo una struttura che ci invidia tutto il comprensorio e per questo dobbiamo essere pronti a difenderla strenuamente lasciando da parte colori politici e dissapori personali.
Trasformare il nostro ospedale in una struttura a ricovero diurno in cui si perdono circa 2/3 dei posti letto oggi disponibili, è una scelta irresponsabile, inaccettabile ed inammissibile.
Noi saremo pronti a scendere in campo a fianco del Sindaco Mazzola e di tutto il Consiglio comunale per difendere ciò che è nostro.
Nessuno e sottolineo nessuno può decidere del nostro futuro senza prima averci interpellato.
Bruno Catini
Presidente Ass. Politico-Culturale IdeAzione
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