ANCONA (UnoNotizie.it)
IL PARERE DELLA COMMISSIONE VIA DEL MINISTERO DELL’AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE (MATT) RIGUARDANTE IL PROGETTO DELLE CENTRALI TERMOELETTRICHE DA 580 MWE PRESENTATO DA API NÒVA ENERGIA E’ SUPERFICIALE!
LA PARTE RIGUARDANTE LA SITUAZIONE SANITARIA NON È OBIETTIVA.
Lo Studio di Impatto Ambientale (SIA) di API Nòva energia ha citato tre Studi:
- “Analisi epidemiologica geografica di mortalità e ricovero ospedaliero per causa (centroide di Falconara M.ma e Comuni entro 30 Km)” redatto dall’ARPA Marche in collaborazione con l’ARPA Piemonte nel 2002;
- "La salute della popolazione” – Provincia di Ancona - ENEA - Dipartimento Ambiente per il periodo 1988 – 1993;
- “Relazione della Commissione preposta all’indagine sulle malattie tumorali nel territorio di Falconara M.ma” studio commissionato nel 1997 dal Comune di Falconara M.ma per il periodo 1991 – 1996.
Il SIA dell’API ignora alcune importanti considerazioni delle prime due indagini e cita solo le conclusioni della Relazione della Commissione nominata dal Comune di Falconara:“… nel confronto con le circoscrizioni territoriali di riferimento, la mortalità per tutte le cause e quella per tutti i tumori nel comune di Falconara M.ma presenta, generalmente, tassi molto simili o inferiori a quelli registrati in provincia di Ancona che nella Regione Marche …”
LA VALUTAZIONE DELLA COMMISSIONE VIA Ministeriale SI CONFORMA IN TUTTO E PER TUTTO ALLA CONCLUSIONE di API Nòva Energia!
LA COMMISSIONE VIA Ministeriale NON SI PONE IL PROBLEMA DI CIÒ CHE PUÒ ESSERE RISULTATO DALLE ALTRE INDAGINI CITATE DALLA STESSA API Nòva Energia … E NON SI PONE NEANCHE IL PROBLEMA DEL PERCHÉ ESSE VENGANO CITATE E POI, ALCUNE IMPORTANTI CONSIDERAZIONI, IGNORATE NEL SIA DELL’API!
Se la Commissione VIA Ministeriale avesse doverosamente letto che cosa è scritto nella Analisi Epidemiologica delle ARPA delle Marche e del Piemonte avrebbe appreso della segnalazione - già nel 2002 – di TUMORI EMOLINFOPOIETICI e ALCUNI ECCESSI RILEVATI A FALCONARA MARITTIMA tanto che le ARPA posero già nel 2002 l’esigenza di RICOSTRUZIONE DELL’ESPOSIZIONE DEI VARI SOGGETTI, TRAMITE INTERVISTA AI FAMILIARI DEI DECEDUTI, CON UNO STUDIO ANALITICO DEL TIPO CASO-CONTROLLO PER VERIFICARE LE IPOTESI EZIOLOGICHE PIÙ PREOCCUPANTI … cioè, proprio quello che ha fatto recentissimamente l’Indagine Epidemiologica effettuata dall’Istituto Nazionale Tumori di Milano e dall’ARPA Marche (periodo indagato 1994 – 2003), chiesta da una Petizione Popolare con 3.500 firme e commissionata dalla Regione nel 2004!
Indagine i cui risultati sono stati illustrati dal dott. Micheli e dal dott. Mariottini il 29 gennaio 2009!
LA CONSEQUENZIALITÀ TRA QUELLA ANALISI DEL 2002 E L’ODIERNA INDAGINE EPIDEMIOLOGICA DELL’INT/ARPAM È PALESE; il nesso epidemiologico e sanitario di queste due indagini non può essere ignorato!
Se, per la temporalità della redazione del suo SIA, API Nòva Energia non poteva mettere in relazione l’Analisi delle ARPA Marche e Piemonte del 2002 con le recentissime risultanze dell’Indagine epidemiologica commissionata dalla Regione Marche, al contrario LA COMMISSIONE VIA DEL MATT NON POTEVA IGNORARE TALE CONSEQUENZIALITA’ anche perchè nel parere della Regione Marche del 3/12/2008 si dice che alla luce di ciò che sta emergendo il progetto delle centrali termoelettriche API “si pone in un contesto dove si stanno riscontrando criticità sotto l’aspetto sanitario che impongono grande attenzione”.
È IL METODO DELLA COMMISSIONE VIA MINISTERIALE E LA CONSEGUENTE VALUTAZIONE CHE NON HA SCUSANTI!
Quello che stona da parte della Commissione VIA ministeriale è la scelta unidirezionale delle valutazioni sanitarie della Commissione comunale del 1997, valutazioni sconnesse da una ricerca progressiva ed organica sullo stato di salute e sulla situazione epidemilogica della popolazione.
Quello che stona è che quella scelta unidirezionale è la stessa di API Nòva Energia che propone il progetto delle centrali termoelettriche!
Quello che stona è che la Commissione VIA ministeriale ignora proprio le Indagini che, fatte in tempi diversi, si connettono tra loro proprio per le risultanze epidemiologiche che, a poco a poco, stanno emergendo.
Quello che stona è che un Ministero dell’Ambiente che deve VALUTARE L’IMPATTO DI UN OPERA, NON VERIFICHI OGNI DUBBIO SULLA SITUAZIONE AMBIENTALE/SANITARIA IN CUI L’OPERA SI INSERISCE, ESCLUDA DAL SUO ORIZZONTE DI VALUTAZIONE LE INDAGINI CHE EVIDENZIANO DEI RISCHI E ACCREDITI, TRA QUELLE SVOLTE, SOLTANTO LA VALUTAZIONE CHE ESCLUDE QUALSIASI RISCHIO SANITARIO!
Il Rapporto Finale dell’Indagine Epidemiologica del 29 Gennaio 2009 di INT Milano e ARPA Marche dice che per il tumore del sistema emolinfopoietico è stato accertato “un rischio importante, statisticamente significativo, nel sottogruppo di soggetti (uomini e donne) che per più di 10 anni hanno svolto occupazioni che verosimilmente hanno determinato una maggiore presenza presso le loro residenze (…) suggerendo l’avvio di immediati interventi di prevenzione primaria per la riduzione/eliminazione dei fattori che hanno determinato tale eccesso”
Letta alla luce di questo Rapporto Finale la valutazione sanitaria espressa dalla Commissione VIA ministeriale E’ SUPERFICIALE E, PERTANTO, NON OBIETTIVA!
Comitato 25 Agosto
Commenti |
||
nessun commento... |