VITERBO (UnoNotizie.it) Il direttore del centro ittiogenico delle Saline di Tarquinia e pro Rettore dell’Università della Tuscia prof. Giuseppe Nascetti e l’assessore all’ambiente del Comune di Marta Davide Peroni hanno lanciato nelle acque 10.000 avannotti di due specie di cefalo. “E’ il primo risultato concerto del lavoro dei ricercatori del centro sperimentale di Tarquinia gestito dall’università della Tuscia- ha detto Nascetti- I cefali rilasciati nelle acque del lago di Bolsena sono stati allevati nell’avannotteria sperimentale e sono stati adattati alla vita in acqua dolce in modo da sopravvivere allo “shock” del cambio di ambiente. E’ un esperimento riuscito che segna una decisa innovazione per quanto riguarda la vita del lago e soprattutto una decisa spinta all’economia della pesca locale grazie all’elevata sopravvivenza che caratterizza gli avannotti acclimatati”.
Il professor Nascetti ha anche sottolineato che questo atto è la dimostrazione di come il centro ittiogenico delle Saline di Tarquinia come altre strutture dell’Università della Tuscia possano concretamente dare una mano allo sviluppo del territorio. L’assessore all’ambiente Peroni ha invece evidenziato come dalla collaborazione con l’Università della Tuscia si traggano vantaggi per l’economia. “Questo di oggi è un concreto aiuto - ha detto- non solo ai pescatori di Marta, la più grande comunità del Lago di Bolsena, ma anche all’ecosistema del bacino idrico. I pescatori infatti ora potranno aumentare qualità e varietà del prodotto da offrire sui mercati”. Tra la cittadina di Marta e l’Università della Tuscia è stata da tempo avviata una stretta collaborazione per l’attività ittica. Al lancio degli avannotti di cefalo erano presenti i responsabili delle cooperative dei pescatori di Marta, amministratori locali e ricercatori dell’Università della Tuscia.
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