VITERBO (UnoNotizie.it)
“Martedì 12 maggio 2009: la Tuscia viterbese può guardare al futuro con maggiore ottimismo”. Il presidente della Provincia di Viterbo, Alessandro Mazzoli, ha salutato così stamattina la posa della prima dei lavori di realizzazione del terzo tronco – primo lotto – stralcio A della strada statale 675 Umbro-Laziale. In una parola: trasversale.
“Il nostro territorio – ha detto Mazzoli – ha vissuto un isolamento durato troppo a lungo, che ci ha impedito di cogliere tutte le occasioni più importanti per 30 anni. Ma la ripresa dei lavori della Orte-Civitavecchia ci permette di programmare la crescita e lo sviluppo della Tuscia in una nuova ottica”.
La posa della prima pietra – per palazzo Gentili erano presenti anche il direttore generale Luciano Dottarelli, gli assessori Antonio Rizzello, Stefano Di Meo, Aldo Fabbrini e Giuseppe Picchiarelli - fa il paio naturalmente con le possibilità offerte dal porto di Civitavecchia, e soprattutto con la localizzazione nel capoluogo dello scalo aeroportuale: due infrastrutture decisive per fare passi in avanti anche su altri fronti. “Adesso – ha proseguito il presidente della Provincia – è il momento di chiudere tutte le grandi incompiute, sia viarie che ferroviarie. Perché si tratta di opportunità che non possono più aspettare”.
La ripresa dei lavori sulla trasversale rappresenta “una giornata storica, senza dubbio, se è vero che tutti sono concordi nell’affermare che questa è la priorità in cima alla graduatoria proprio di quelle grandi incompiute, che possono consentire al nostro territorio di rompere un isolamento ormai ultradecennale. Per questo occorre ringraziare l’Anas e la Regione Lazio. Ma ora più che mai occorre essere uniti, puntando alla partecipazione delle comunità legali. Una cosa – conclude Mazzoli - resterà comunque impressa: dopo 30 anni, finalmente si riaprono i cantieri sulla Orte-Civitavecchia. E insieme, si aprono anche una nuova pagina e una nuova fase per tutta la Tuscia viterbese”.
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