L'AQUILA (UnoNotizie.it)
Beppe Grillo nel suo blog riferisce di un telegramma inviato cinque giorni prima del terremoto dal sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente, rispettivamente alla presidenza del Consiglio dei ministri (dipartimento della Protezione civile), al governatore della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, all'assessore regionale alla Protezione Civile Daniela Stati e alla prefettura dell'Aquila.
Le domande che vengono poste nel blog si riferiscono principalmente a chi ha costruito gli edifici pubblici (definiti trappole per topi), a chi li ha autorizzati, a chi non è intervenuto sapendo la verità, a chi non ha fatto prevenzione (con auspicabile arrestato per procurata strage).
Riportiamo integralmente il testo del telegramma del primo cittadino dell'Aquila, l'urgente richiesta di aiuto, perché da mesi già ogni giorno venivano registrate varie scosse sismiche, rimasta poi tragicamente inascoltata:
"In relazione ai gravi e perduranti episodi di eventi sismici il cui inizio risale al 16 gennaio scorso, sotto forma di quotidiano sciame sismico di complessive 200 scosse e oltre, culminato con scossa di quarto grado il 30 marzo scorso, chiedesi urgente e congruo stanziamento di fondi per prime emergenze, nonché dichiarazione stato emergenza ai fini dell'effettuazione dei necessari interventi di ripristino idoneità degli edifici pubblici e privati. Inoltre, si segnalano in particolare gravissimi danni strutturali in due edifici scolastici ospitanti cinquecento alunni".
Viene naturalmente da porsi la domanda sul perché di tutto questo immobilismo. Verranno mai individuati i responsabili di una strage che ha avuto un elevatissimo costo in vite umane oltre che economico?