Sorprende come un banale comizietto propagandistico del ministro dei trasporti venuto a Viterbo a partecipare a un incontro gastronomico coi sodali del suo partito possa essere stato preso tanto sul serio dalla politicanteria locale. O forse non sorprende, e' un segno dei tempi.
Ma poiche' in quel comizietto a quanto pare si annunciava anche l'intenzione del ministro di voler proporre di sperperare il pubblico denaro per realizzare a Viterbo uno scempio ambientale, la devastazione di un bene prezioso ed insostituibile come l'area termale del Bulicame, e l'avvelenamento di tanti cittadini di Viterbo e dell'Alto Lazio, allora forse non e' stato inutile che il movimento che all'insensato ed illegale mega-aeroporto dei vandali e degli avvelenatori si oppone, abbia posto al ministro un "altola'" in forma di diffida.
Poiche' devastare l'area termale del Bulicame realizzandovi un nocivo e distruttivo mega-aeroporto e' un reato, previsto e punito dal codice.
Poiche' avvelenare i cittadini di Viterbo con l'immane inquinamento prodotto dal mega-aeroporto a ridosso della citta' e' un reato, previsto e punito dal codice.
Poiche' sperperare ingenti risorse finanziarie pubbliche per realizzare un'opera insensata e illegale come il mega-aeroporto e' un reato, previsto e punito dal codice.
Poiche' violare la vigente legislazione di tutela ambientale e sanitaria europea e italiana, come si intende fare con la realizzazione del mega-aeroporto, e' (ci si perdoni la tautologia) un reato, previsto e punito dal codice.
Non ci dovrebbe essere bisogno di ripeterlo, ma poiche' la lobby politico-affaristica che vuole devastare Viterbo ed avvelenare i viterbesi continua nella sua scellerata iniziativa godendo ancora della complicita' di tanti pubblici amministratori irresponsabili ed insipienti, forse non sara' stato inutile aver enunciato ancora una volta queste semplici verita'.
Peppe Sini
Responsabile del "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo
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