Si avvicina la data fatidica del 1 gennaio, in cui per un escamotage legale verrà consentita l'introduzione di ogm anche nei prodotti alimentari dichiarati biologici.
"Cavillo di Troia" è stato definito da alcuni ambientalisti, un cavillo che cioè consentirà pian piano, gradino dopo gradino, percentuale dopo percentuale l'immissione di alimenti ogm anche sulla tavola di chi vorrebbe mangiare sano e vegetariano. Il Circolo Vegetariano VV.TT. ha organizzato vari incontri sul tema degli OGM ed ha pubblicato diversi interventi in merito sul proprio sito (potete leggere la casistica menzionata in: http://www.circolovegetarianocalcata.it/?s=OGM).
Ho ricevuto l'informazione che la Comunità Europea si sta preparando ad accogliere l'ipotesi di creare aree agricole libere da ogm (vedi comunicazione sottostante), ma questo significa che si cerca di tamponare l'invasione con piccole barriere, piccole linee Maginot. Ma la storia ha già insegnato che tali barriere non fermano un invasore determinato, ed in questo caso è l'ambiente stesso, il vento, gli insetti, gli animali, etc. che provvederanno a far passare le linee agli incursori nemici, gli indesiderati geni manipolati (Organismi Geneticamente Manipolati). La natura in milioni di anni ha prodotto organismi geneticamente naturali ed ora l'uomo nella sua protervia distruttrice ha creato dei geni manipolati pronti a distruggere la verginità che madre natura ha gelosamente conservato sin'ora.
Nel tentativo di frenare un po' l'invasione avevo pensato anch'io alla creazione di aree "ogm free", in modo da poter almeno localmente impedire tali coltivazioni, se ci ha pensato anche la C.E. significa che il governo europeo dà per scontato che gli ogm dal 1 gennaio 2009 entrano in circolo e cerca malamente di salvare capra e cavoli... di accontentare Erode e Pilato e pure Gesù Cristo.
Comunque dobbiamo cominciare subito a muoverci per almeno fermare l'invasione a livello locale, il Lazio deve essere dichiarato territorio libero dai geni manipolati. Invito sin d'ora gli amici che e le associazioni che operano per la continuazione della vita e della salute di spingere a livello politico affinché i terreni della nostra amata Regione, che è celebrata nel mondo per i suoi vini prelibati, per le sue messi, per i suoi frutti, per i suoi prodotti d'alveare, etc. non venga contagiata dagli ogm.
Per il 27 dicembre 2008 abbiamo proposto una passeggiata ecologica di sensibilizzazione al problema, si svolge a Roma da Piazza del Popolo lungo via del Corso sino al Parlamento. Chi è interessato a partecipare prenda contatto con noi.
Paolo D'Arpini
Tel. 0761-587200
www.circolovegetarianocalcata.it
EU COUNTRIES COULD CREATE GMO-FREE AREAS
Les pays européens sont tombés d'accord jeudi pour permettre la création de zones protégées sans cultures d'OGM et ont adopté quatre autres mesures destinées à répondre aux inquiétudes suscitées par la culture de produits génétiquement modifiés. "Il est vital que les pays européens jouent un rôle actif dans l'évaluation des risques posés par les OGM", a expliqué le commissaire à l'Environnement Stavros Dimas à l'issue d'une réunion avec les ministres européens. Les mesures préconisées par les ministres vont permettre aux Etats d'instaurer des zones protégées sans cultures d'OGM, ont souligné les ministres français de l'Environnement et de l'Ecologie, Jean-Louis Borloo et Nathalie Kosciusko-Morizet, dont le pays préside l'UE. L'expertise sur laquelle reposent les autorisations de cultures OGM de l'UE sera toujours confiée à l'Autorité Européenne de Sécurité des Aliments (EFSA) basée à Parme, en Italie, mais elle devra "associer d'avantage" les organismes des Etats membres afin d'éviter des désaccords entre les niveaux de décision. De nombreux pays critiquaient le fait de baser les autorisations sur les seuls avis de l'EFSA, au coeur de controverses récurrentes en raison du peu de connaissances disponibles sur les effets à long terme des OGM sur la santé humaine. Les ministres ont en outre demandé que les avis "évaluent les impacts environnementaux à moyen et long terme des OGM cultivés, notamment ceux produisant des pesticides ou résistant à des herbicides". Ils ont également préconisé la "fixation de seuils communautaires de présence d'OGM dans les semences conventionnelles" qui devront "contribuer à garantir aux utilisateurs un libre choix réel entre semences OGM, conventionnelles et biologiques". Ils ont recommandé "la protection, au cas par cas, de zones sensibles et/ou protégées, et la prise en compte des pratiques agricoles spécifiques" qui pourraient être affectés par le développement de cultures d'OGM. Ils ont enfin demandé que soient pris en compte "des facteurs socio-économiques" - comme la création d'emplois - dans le cadre du processus d'autorisation. Un rapport sur ce dernier point a été demandé à la Commission européenne pour juin 2010.
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