Egregio Direttore,

 

Il senatore Giuseppe Pisanu è stato eletto Presidente della Commissione Parlamentare Antimafia.

In un’intervista, subito dopo l’elezione, dichiara di perseguire la lotta contro la criminalità organizzata con tutto il suo impegno e senza sosta.

Alla domanda del giornalista che gli chiede quali saranno le misure concrete con le quali intende muovere guerra alla mafie, risponde, tra l’altro, che la confisca dei beni dei mafiosi attraverso accurate indagini mirate su attività economiche e finanziarie sospette, seguendone gli intrecci, è l’arma più efficace che intende utilizzare.

Indubbiamente, colpire le organizzazioni malavitose nei loro capitali ottenuti illecitamente, le indebolisce alquanto riducendo il loro potenziale economico e la loro propensione a diffondersi.

Ma è un lavoro molto impegnativo, occorrono grandi quantità di investigatori preparati e, spesso, questi capitali si trasferiscono nella finanza mondiale, dove raramente è possibile individuarli.

E anche quando lo Stato riesce nel suo intento, come sta avvenendo ultimamente, anche grazie al grande impegno del ministro Maroni, è pur sempre poca cosa, in quel mare mostruoso che è la delinquenza organizzata in Italia.

Con un fatturato annuo di 130 miliardi di euro all’anno, le mafie possono pure sopportare il “costo” di qualche successo dello Stato, ma la loro attività continuerà sempre e l’obiettivo di sconfiggerle definitivamente, non sarà mai raggiunto!

Se in quel mare maleodorante si riesce a pescare, ogni tanto, un grosso pesce, molti altri ne rimangono e si riproducono.

L’estinzione completa la si può ottenere solo privandoli di quella sostanza che li nutre e li moltiplica.

Sappiamo tutti quale è la natura di quella sostanza di cui si nutre la mafia: gli intrecci con la politica!

La mafia può sopportare qualche grossa retata, qualche cospicuo sequestro di beni, i militari nelle strade, le fiaccolate e le invettive della Chiesa,la cittadinanza offerta a qualche scrittore scomodo, ma non può sopportare per molto il suo isolamento TOTALE dalla politica.

Solo in questo caso, la sua fine sarebbe inevitabile!

Perciò lo strumento più efficace per la lotta alla mafia, parte dalla politica e, specificatamente, impedire la  presenza  nelle liste elettorali politiche ed amministrative di personaggi  sospettati di collusione  con la criminalità organizzata, o che possano in qualche modo aiutare quelle organizzazioni.

Le mafie costituiscono la più grave minaccia al nostro Paese; perché uccidono più del terrorismo; impoveriscono più delle crisi mondiali, impedendo la crescita di una sana economia e l’arrivo di investimenti esteri nel nostro Paese; inquinano la politica accrescendo la sfiducia nello Stato; mortificano il nostro patriottismo, perché insudiciano il nostro Paese ed ovunque si vada ci inseguono i pregiudizi di mafiosità,; infine ci priva di un presente degno di vivere e della speranza di un futuro migliore per i nostri figli!

Perciò la lotta deve essere senza quartiere, pronti anche, come in guerra, a limitare il diritto di qualche aspirante candidato alle lezioni, perché la vittoria della mafia limita i diritti di tutti noi.

Ma legge non sempre è sufficiente ad impedire le infiltrazioni mafiose in politica, perchè agisce quasi sempre a posteriori e non sempre esistono norme giuridiche appropriate per evitare o sanzionare quei comportamenti che sono in bilico tra morale e legge, ma che sono spesso determinanti per fornire il sostegno ai criminali.

Solo l’etica in politica può sferrare il colpo mortale alle cosche!

E questa etica, a mio parere, fa capo principalmente a coloro che hanno il potere di compilare le liste elettorali; i segretari nazionali dei maggiori partiti politici!

Nessuno può entrare nelle liste di un partito se il segretario non lo consente e, comunque, se c’è stata qualche svista, ha il potere, in ogni momento, di sospenderlo e di cacciarlo per sempre.

In ultima analisi, coloro che possono sconfiggere, definitivamente, la mafia, sono una manciata di individui, con l’incarico di segretari nazionali dei maggiori partiti italiani; diciamo 5 o sei, tenuto conto che in Parlamento i partiti si sono ridotti.

Sono lo 0,00001 dell’intera popolazione italiana  che potrebbero determinare la fine a questa cosa maleodorante!

Vorrei poter dire al neo Presidente della Commissione Antimafia, che il resto della popolazione, cioè il 99,9999 ecc.,attende che  misure appropriate vengano messe in atto, facendo adeguate pressioni presso quei soggetti che hanno il potere di cancellare per sempre la più grande vergogna italiana; oppure dimostri ai cittadini che le considerazioni che ho sopra esposto, sono prive di ogni fondamento.

 

Giuliano Massaro 

Commenti

  nessun commento...
add
add

Altre News Lettere

ANTONIO MEDORI / Nessun problema economico e nessun rapporto con affiliati del clan dei Santapaola

Il sottoscritto Antonio Medori, in seguito ad articoli pubblicati nei giorni scorsi riguardanti...

LAZIO, TUSCIA / XVI Mini Festival, iscrizioni agli sgoccioli

Viterbo ultime news www.UnoNotizie.it - Ci sarà  tempo, ancora, qualche altro giorno...

LAZIO, MONTEROSI / Per la Befana della gioia i volontari hanno consegnato sorrisi e doni

Monterosi ultime news www.UnoNotizie.it - Ancora una volta la Befana della Gioia ha portato a...

LAZIO, SALDI VITERBO / Primo giorno di saldi, i commercianti: oltre le previsioni

Viterbo ultime news www.UnoNotizie.it - "Il primo giorno di saldi, che sembrano, da una prima...

LAZIO, TARQUINIA MEMORIA / Bella iniziativa scolastica per ripercorrere l'ultimo secolo del territorio

  Tarquinia ultime notizie www.UnoNotizie.it - La mattina del 6 dicembre, nell’aula...

TUSCIA: PROBLEMI DEL TERRITORIO / A Tuscania molte proposte slittate

Tuscania ultime news www.UnoNotizie.it - Molti (persino un ministro del precedente governo) sono...

UMBERTO CINALLI ELETTO COORDINATORE COMUNALE SEL VITERBO / Cinalli succede a Enrico Mezzetti

UMBERTO CINALLI ELETTO COORDINATORE COMUNALE SEL VITERBO. Cinalli succede a Enrico...

LETTERE ALLA REDAZIONE / Contro il crimine nucleare una lettera aperta

  Al Presidente della Repubblica Italiana Al Presidente della Commissione Europea e per...