Da casa quella mia, con le nostre New Venerabili Ronde, leggo che alla Casa Bianca dove hanno voluto come primo cittadino Obama, è scoppiato negli Stati Uniti il boom della vendita delle armi da fuoco, sono andati a ruba fucili semi-automatici, pistole e una valanga di munizioni.
I cittadini americani hanno “paura” di non essere più Liberi di difendersi e sparare con il nuovo corso, tant’è che la Nra (National Rifle Association), la lobby delle armi statunitense, ha sostenuto apertamente John McCain. Negli States Uniti dalla Libertà, circolano fumanti o spente, oltre 200 milioni di armi da fuoco: il numero più alto al mondo.
Il 6 aprile del 2008, Carol Fanciulli scriveva su Megachip: Charlton Heston: “nessuno esce vivo dal mondo” (http://snipurl.com/593hl)
all’indomani della morte del longevo mito Ben Hur, quello a cui il presidente Bush diede nel 2003 la Medaglia della Libertà, il capo e il testimonial della Nra, National Rifle Association, l’Americana sostenitrice del diritto dei cittadini a difendersi, con le armi e l’articolo dell’aprile 2008, che sembra di molto tempo fa, racconta che “L’anno del crollo delle Torri, il 2001, i morti ammazzati con armi da fuoco furono negli Stati Uniti, 11.127 “.
Parlando della cronaca di Viterbo dei bravi ragazzi bulli che ci vivono e benissimo anche loro, su Megachip (http://snipurl.com/5939m) Carol Fanciulli, molti mesi fa, concludeva: “Lo Stivale sembra sempre più attento ai principi degli affari e della repressione, delegando al volontarismo clerico-umanitario il disagio e il disastro culturale e territoriale di questi ultimi decenni e le piccole e grandi famiglie non sanno più intorno a quale tavolo riunirsi e trovare una buona ragione di comprensione e ascolto.”
Chi non ha letto Tex Willer? Scrive Sergio Lo Gatto su “Italiani”, giornale on line nel 2007: “Anarchico e libertario per indole, Tex ha occupato le schiere del Nord durante la Guerra di Secessione, nonostante le sue origini sudiste. Questo perché è da sempre contrario a ogni forma di schiavitù. Ha lottato anche per l’indipendenza del Messico, al fianco dell’amico Montales. Nemico di ogni ingiustizia e fieramente antirazzista, dopo l’incontro con Kit Carson e l’arruolamento nel corpo dei Rangers, sposa la Navajo Lilyth, che gli dà un figlio, Kit. Divenuto quindi anche, col nome di Aquila della Notte, membro della tribù pellerossa, si avvale dell’aiuto di Tiger Jack. Quando Lilyth viene brutalmente uccisa da criminali bianchi Tex ne vendica la morte. Ed ecco come la disperazione di un uomo ferito si fa determinazione e senso della giustizia. Tex diviene un raddrizzatore di torti, che si batte contro ogni sopruso: crimine organizzato, politici corrotti, indiani sanguinari, pionieri senza scrupoli che coprono sordidi interessi. Ma Tex è prima di tutto un Ranger, un “braccio della Legge”, che all’occorrenza salva criminali certi dal linciaggio della folla inferocita, per assicurarli alla giustizia.
E se di giustizieri si parla, è necessario fare qualche precisazione. Non si tratta di un classico “spaghetti-western” all’italiana, Tex non è un solitario errante alla Clint Eastwood. La vena italiana di Bonelli-Galep pulsa di filmografia tutta americana D.O.C. È il Far West di Howard Hawks e John Ford. Compiendo cavalcate interminabili, spesso a fianco dei compagni d’avventura, all’interno di vignette che sembrano emanare la musica di Frank Harling e Richard Hageman, Tex Willer parla e si muove con lo sguardo fiero e attento di John Wayne e Charlton Heston, lasciando sventolare il fazzoletto oltre le falde larghe del cappello”.
Sventola anche con felicità rinnovata da europarlamentare, il fazzoletto verde al collo di Borghezio, per l’approvazione delle Ronde, non più limitate alla Padania ma anche al resto del Nord e del Sud e del Centro dello Stivale.
Tex come Obama come Veltroni, come Fiore, come sindaci e sceriffi e garanti, non è più una striscia clandestina da nascondere tra i libri di scuola ma una proposta di giustizia e legalità. L’ Eroe Audace non è mai scomparso dalla memoria dei Media, che ci raccontano così la Storia, dove tutto è possibile anche fare la guerra per vivere in pace e senza fine.
Di ronda in ronda, vengono scritte altre storie dalla cronaca, nazionale ed estera, altre strisce passano sulle televisioni e nel web, a “dialogare” dei nuovi vecchi furbetti. Prende sempre più corpo e vita, la “democratica” figura del mazziere, del bastonatore gentile, del picconatore acuto, qualsiasi colore abbia la sua pelle: è arrivato quello che sogna e sa far sognare che tutto è possibile.
Un’ultima annotazione, Carol Fanciulli non scrive più su Megachip, è scomparsa come molte altre figure di donne e uomini, di anonimi scrittori, lettori ed interlocutori. La conosco “molto” bene ed è una fonte certa di stampa contro informativa che scompare, per fare posto al Bene locale che prevale sul Male globale e batte, le notizie, come una tragica meretrice che si avvale del migliore offerente. Appassionati incontri si ripetono nel ciclo della vita e della morte, come nel film La ronde - Il piacere e l’amore: era il 1950.
Doriana Goracci
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