Signor Ministro, alla scrivente risulta che in alcune amministrazioni, sulla scorta di richieste da parte di organizzazioni sindacali che non aderiscono allo sciopero, si stiano concedendo le autorizzazioni per lo svolgimento di assemblee all’interno dei posti di lavoro in concomitanza con le giornate di sciopero del 7 e del 14 novembre prossimi. Che ciò sia richiesto da un sindacato segnala una preoccupante deriva nella correttezza, almeno formale, delle relazioni, ma tant’è. Ciò che più conta ai fini di questa nota, è che se tali autorizzazioni dovessero essere concesse, si prefigurerebbe un oggettivo comportamento teso a ledere uno dei diritti fondamentali dell’attività sindacale, appunto lo sciopero. Secondo un consolidato orientamento della Commissione di Garanzia, in condizioni normali, la convocazione dell’assemblea del personale rientra nel diritto delle organizzazioni sindacali nell’ambito delle ore contrattualmente previste e secondo quanto sancito dallo Statuto dei Lavoratori. Ma, nel caso di giornate di sciopero in cui si deve contemperare il diritto di scioperare con quello della garanzia delle prestazioni indispensabili, le assemblee lederebbero in modo chiaro tale contemperamento. Dunque, l’autorizzazione allo svolgimento di assemblee si configurerebbe come atto platealmente ostile al diritto di sciopero.
Il Segretario Generale FP CGIL Nazionale
Carlo Podda
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