Bollette, multe, cartelle, imposte, guida pratica alla rateizzazione dei pagamenti, ultime notizie Firenze - Immersi in una crisi economica di dimensioni nazionali, con una notevole mancanza di soldi da parte di molte persone, se non della maggioranza dei cittadini, quando giunge una bolletta o una cartella - sperando che non si tratti di quelle cosiddette “pazze” che spesso arrivano, e che devono essere contestate - anche il pagamento di utenze e/o multe per violazioni di norme, diventa un grosso problema. Prima di farsi prendere dalla collera e buttarle in un angolo, dove è molto facile che entrino nel “dimenticatoio”, è bene informarsi su come ottemperare ai propri impegni “senza levarsi il cibo di bocca” e magari dover poi affrontare una serie di peripezie per comunque pagarle, magari con importi raddoppiati.
Per questo, l'Aduc, Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori, ha predisposto una scheda pratica che riassume metodi e tempi normativi per le rateizzazioni di bollette, multe, avvisi, cartelle, imposte. La scheda è stata preparata da Rita Sabelli, responsabile per l'Aduc in materia di aggiornamento normativo, prende spunto dalla recente entrata in vigore del DM ministero dell'Economia sulla rateizzazione straordinaria fino a 120 rate delle cartelle esattoriali: occasione per fare chiarezza sulle rateizzazioni ottenibili dall'utente/consumatore anche nella sua posizione di contribuente. La scheda è così articolata
- Bollette: tlc, elettricita' e gas, acqua. Dipende dai contratti.
- Verbali multe stradali: rateizzabili in massimo 60 rate, a determinate condizioni.
- Canone/imposta Rai: i pensionati con reddito non superiore a 18.000 euro possono scegliere di pagare il canone con una trattenuta dalla pensione, in massimo 11 rate.
- Avvisi di liquidazione: i cosiddetti "avvisi bonari" che possono scaturire dalle prime fasi dei controlli fiscali, automatici o formali, che riguardano le dichiarazioni obbligatorie (iva, dei redditi, etc.).
- Cartelle esattoriali e avviso di accertamento esecutivi: nei casi in cui il debitore possa dimostrare di essere in temporanea difficoltà finanziaria, con richiesta all'agente della riscossione che la concederà valutando liberamente il caso.
- Imposte da dichiarazione annuale: il saldo dovuto come da dichiarazione dei redditi e il primo acconto inerente le imposte dirette (Irpef, Ires, Irap), a condizione di aver esercitato l'opzione nella dichiarazione stessa. Fanno eccezione gli acconti di novembre, che devono essere versati in un'unica soluzione. Anche per l'Iva a debito che scaturisce dalla dichiarazione annuale all'ordinario termine unico di versamento (16/3 dell'anno successivo a quello oggetto di dichiarazione). Per consultare la scheda pratica completa