Roma, ultime news - UnoNotizie.it - Ci risiamo. Anche quest’anno si sta avvicinando il Natale e per gli studenti universitari vuol dire una sola cosa: l’arrivo inesorabile della sessione invernale.
Si riconosce da lontano lo studente “sotto esame”: occhiaie, barba incolta, sbalzi d’umore e cali di peso. Ma c’è anche chi, al contrario, mangia mentre studia – convinto che la cioccolata dia energia – e prende in media 6/7 chili ogni sessione.
Esistono pagine su facebook dedicate solo ed esclusivamente agli studenti in crisi: vignette, frasi ironiche, consigli e suggerimenti. Ci sono delle vere e proprie regole da rispettare: thermos colmo di caffè, pause scandite ogni ora, una seduta comoda e silenzio assoluto.
C’è anche chi, invece, non riesce a concentrarsi studiando da solo. C’è un vero e proprio cameratismo esistente tra ragazzi sulla stessa barca: passaggi di appunti, chi va in avanscoperta agli esami per carpire quante più domande possibile per poi passarle ai colleghi, chi si vota agli studenti più anziani per formulare la famosa domanda: “cosa chiede?”.
C’è solo un modo per sopravvivere: tanta buona volontà, sacrificio, ottimismo e solidarietà tra studenti.
Bisogna, inoltre, evitare di cadere nelle trappole più frequenti: dimenticarsi di mangiare, di curare la propria igiene personale e di dormire. Insomma, l’abbrutimento deve essere considerato il nostro nemico più ostico, ancor più di chi dovrà esaminarci a breve.
Ma soprattutto bisogna studiare bene come presentarsi agli esami: qualcuno sostiene che il look “barba e occhiaie” conferisca un valore aggiunto, mentre ci sono i fan dell’aspetto curato che privilegiano l’assenza di prove che svelino l’enorme quantitativo di nottate passate sui libri – sintomo di chi non sa gestire il proprio piano di studi.
È difficile pianificare un atteggiamento nei confronti del periodo più frenetico, ma allo stesso tempo sedentario, dell’anno. Dobbiamo solo renderci conto che non abbiamo un tempo infinito per sostenere un numero infinito di esami e che, quando ci sembra di esserci organizzati per tempo, di fatto siamo già in ritardo sulla tabella di marcia.
Sara Appolloni