Anche se tacciato dal Sindaco Marini nel corso della Conferenza stampa sull’aeroporto di essere un presuntuoso, mi vedo costretto da perfetto “rompi balle” a fare alcune precisazioni.
Ho preso atto degli interventi dei conferenzieri ed evidentemente non potevo non mettere in luce una qualche contraddizione.
Infatti nel comunicato stampa consegnatoci, si ritorna a parlare di 3° aeroporto, lasciando quindi intendere al popolo che Ciampino continuerà ad operare e non avverrà il temuto trasferimento di almeno 6 mln pax/anno.
Mentre l’assessore Bartoletti continua tenacemente a sostenere che non sussistono problemi se si porta a Viterbo lo scalo di Ciampino.
In questo marasma di affermazioni e di smentite e con riferimento ai precedenti accordi intercorsi sul piano politico ed istituzionale (vedi accordo ENAC-ADR per redazione progetto aeroportuale in funzione solo ed esclusivamente della prevista delocalizzazione del traffico di Ciampino a Viterbo) ho chiesto al Sindaco Marini:
1. in considerazione del fatto che l’art.8 del regolamento CEE del 23 luglio 1992 (legge nazionale per il nostro Paese) prevede in modo tassativo che se uno Stato decide di modificare un sistema aeroportuale esistente, deve informarne gli altri e la Commissione Europea e che la eventuale decisione della Commissione sulla revisione del sistema aeroportuale va pubblicata sulla G.U. europea e osservato anche che a noi risulta dalle agende lavori (5 sedute dopo l’insediamento dell’On.le Tajani) della predetta commissione che tale argomento non è stato mai trattato, non pensa Lei che tutto quanto detto e fatto sulla delocalizzazione di Ciampino a Viterbo sia viziato in quanto non supportato da legge?
2. ove che fosse e si desse per tacitamente approvata dall’Europa questa decisione unilaterale dell’Italia, non ritiene che possa sussistere conflitto di interessi nell’accordo ENAC-ADR dal momento che il medesimo soggetto chiamato a verificare i requisiti di fattibilità (ivi inclusi quelli ambientali) sia poi quello destinato a gestire lo scalo viterbese?
I quesiti al di là dell’inopportuno appunto sulla presunzione affibbiata al nostro Centro Studi attraverso la persona del coordinatore non hanno ottenuto nella sostanza esaurienti risposte (anche perché valutati troppo complessi) se non quella – abbastanza stravagante per la verità – che ha visto il Sindaco Marini affermare con forza che la sua amministrazione (almeno risulta che ancora lui ne sia a capo) non ha mai parlato di 2° aeroporto ma di 3° del Lazio, lasciando chiaramente intendere ai presenti (a disposizione le registrazioni audio) che quindi gli Enti Locali non hanno assolutamente intenzione – come invece più volte dichiarato dall’assessore al ramo (anche in conferenza) – di sposare quanto finora fatto in termini di delocalizzazione funzionale.
Al Ministro Matteoli, cui Marini rimanda il tutto, l’ardua sentenza…
Noi per intanto registriamo che nel primo Convegno del 26 p.v., in cui dovrebbero essere democraticamente dibattute ed approfondite tematiche tecniche sotto il profilo dell’impatto zero, il Centro Studi Tuscia per un aeroporto compatibile non è stato invitato e dalle 09.00 alle 18.00 il Convegno si svolgerà a porte chiuse. Sono cose che fanno pensare e ci fanno preoccupare.
Ma continueremo a vigilare “da presuntuosi rompiballe” nell’interesse della collettività anche se, corre l’obbligo osservare, che i media presenti in sala consiliare si sono ben guardati dal riportare un resoconto completo dell’andamento della conferenza. Nessun cenno è stato fatto infatti ai quesiti da noi posti al Sindaco Marini…..ci siamo abituati.
Il coordinatore del Centro Studi Bruno Barra
Commenti |
||
nessun commento... |