Il parere contenuto in una lettera aperta è stato espresso direttamente a Paolo Romani, ministro per lo Sviluppo economico e a Giancarlo Giannini, presidente dell’Isvap. “La situazione – dice Elio Pugliese, presidente della Uea – sconta un immobilismo decennale. Neanche oggi scorgiamo alcuna assunzione di responsabilità delle istituzioni che invece inseguono solo aggiustamenti di breve respiro”. L'arretratezza del sistema viario italiano, secondo il centro di ricerca, emerge soprattutto nel confronto con i vicini francesi che hanno a disposizione una rete stradale da oltre un milione di chilometri: un paradiso se confrontati agli appena 175.430 chilometri esistenti in Italia dove circolano 35,3 milioni circa di automobili contro i 31 milioni della Francia.
La differenza non è da poco visto che si parla in sostanza di 597 auto ogni mille abitanti da noi, contro 504 auto per mille abitanti dei transalpini, cioè 201 auto ogni chilometro rispetto a 30 auto a chilometro della Francia. “Una congestione stradale – spiega Pugliese – che contribuisce ad aumentare il rischio di incidenti”.
In tema fiscale, l’Unione europea degli assicuratori mette in rilievo che l’RC Auto nostrano è “sottoposto a oneri fiscali pari al 23% e pone l’Italia al quinto posto nell’Ue, parecchio sopra la media europea che è pari al 17,7%”.
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