"A pensar male si fa peccato ma quasi sempre ci si azzecca.." diceva zio Giulio, mio conterraneo, quando sentiva puzza di bruciato nei movimenti di Palazzo. E stavolta mi riconosco pienamente in quello spirito ciociaro. Anche se non mi aggrada assumere la parte di Cassandra ma son già alcuni anni che continuo a denunciare la possibilità del ritorno al nucleare a Montalto di Castro e stavolta la frittata è stata bell'e servita…
Così la notizia riportata in prima pagina dal Nuovo Corriere Viterbese del 21 settembre 2008, un quotidiano locale ben informato: "A Montalto ritorna il nucleare! Annuncio dell'Enel: lavori entro il 2012. Centrale operativa nel 2017. -e segue- Entro la prossima primavera il governo presenterà il piano energetico nazionale che prevede anche l'avvio del nucleare. Lo ha annunciato il premier Berlusconi e lo conferma Giancarlo Aquilani, responsabile dell'area tecnica per il lavori dell'Enel. Nel piano è inserita la centrale di Montalto di Castro, dove i lavori per la riconversione inizieranno entro il 2012…."
Va beh non voglio riportare l'intero articolo, il senso è chiaro: Berlusconi ha intenzioni "serie", meglio dire "drammatiche", non bastava il carbone "pulito" a Civitavecchia ora si passa al nucleare "salubre" di Montalto, un modo simpatico di regalare alla Tuscia il "premio di sudditanza".
Gli abitanti della Tuscia devono accettare i regali del premier, accettare in silenzio e gratitudine che il loro territorio venga utilizzato per i servizi sporchi. Non bastava il progetto del mega aeroporto low cost da istallarsi a Viterbo città (per accontentare gli abitanti di Ciampino e soprattutto Alemanno che non può più giustificare quel casino sopra i cieli di Roma), non bastavano le discariche di rifiuti tossici nell'Agro Falisco, né il pompaggio costante e continuo delle acque minerali (con conseguente abbassamento e inquinamento delle falde acquifere), né il rapace allargamento della banlieu metropolitana con sempre nuovi casermoni a Nepi, Monterosi, Magliano Romano, Oriolo, Bracciano, Trevignano, etc. etc., Tutto ciò ed altro ancora non bastava per sancire che la Tuscia è la "sciaccuina" del Lazio, anzi d'Italia, e magari anche un po' prostituta, visto che i suoi amministratori spesso accettano le prebende "risarcitorie" che il governo, la Regione, e l'Enel di tanto offrono per tacitare lo scontento.
Peccato che gli abitanti della Tuscia (forse troppo impegnati in sagre, concorsi di bellezza e scaldaletti erotici) siano così disattenti da non accorgersi che sono stati messi in vendita, loro, le loro terre ed il loro futuro.
A Montalto ora torna anche il nucleare, un referendum è passato impunemente!
E le date? Avete notato le date? "Entro il 2012… ripartono i lavori per il nucleare" cioè la stessa data in cui si annuncia la "fine del mondo" nel calendario Maya. Ed il 2017? Magari porta pure sfiga ma forse per quel periodo il governo Berlusconi sarà già caduto od almeno lo spero!
Paolo D'Arpini
Referente per la Tuscia della Rete Bioregionale Italiana
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