Miccini (Prc): Porchettari di Tuscia, rivolta!!!
Caro Giulio,
è paradossale che in Parlamento abbiano trovato posto indagati per mafia, per corruzione, concussione, ecc. ma il pacchetto sicurezza trovi la sua naturale applicazione nelle ordinanze dei sindaci.
Così dopo indulti mascherati, braccialetti e anellini arriva l’ora in cui la mannaia della giustizia e della severità finalmente si abbatte, con italiana determinazione, sul panino con la porchetta.
D'altronde iniziava così il cambiamento a Viterbo: con un sindaco che si dimetteva salutato da una valle di lacrime, rientrato poi però da presidente del consiglio comunale. Insomma chi ha avuto, ha avuto, chi ha dato a dato e scordamoce ‘o passato, che l’unico indagato è proprio quello più votato…
Inaugurata quindi la nuova e florida stagione, si pensa subito a risolvere i problemi veri: ovviamente partendo dalle panchine. Guai a bivacchi e a cose strane tipo mangiare qualcosa o consumare una bevanda.
Viene poi dedicato lo stupendo spazio di Prato Giardino a Lucio Battisti, benissimo, ma Marini come le ha ascoltate quelle canzoni? “Un fiore in bocca”, “più allegro tutto sembra”, “noi due distesi all’ombra”... distesi sì ma, basta che non ci addormentiamo sennò zac, multa, se siamo in coppia, zac zac, due multe. Ma è sicuro che diceva questo Battisti?
Alla fine non poteva che arrivare l’ora fatale per tutta una serie di situazioni: via i lavavetri (4 in tutta viterbo di cui uno giornalista), via i cornetti la notte, via la pizza e il pane (oltre certi ferrei orari).
E’ vero, Giulio, che abbiamo da obbiettare su tutto, ma qualche dubbio levacelo lo stesso: da quale collaboratore di giustizia hai saputo che il panino con la porchetta attenta alla sicurezza o al decoro?
Sarà più cancerogeno, degradato e pericoloso avere centinaia di aerei che ci passano sopra la testa a tutte le ore, o bersi una birretta al sole, magari mentre leggiamo nel giornale le stravaganze degli amministratori viterbesi?
In ultimo io mi permetterei una proposta: chiediamo un po’ ai cittadini se ritengono più preoccupante la presenza dei lavavetri ai semafori o quella dei buchi in bilancio al Comune?
Chiediamo ai lavoratori se è più pericoloso il lavoro che fanno o chi mangia un panino in piazza.
Chiediamo agli universitari se è più pericoloso che la notte circolino bottiglie di vetro, oppure qualche decina di pazzi indisturbati (e impuniti) che da anni le usano.
Con questa serie di enigmi irrisolti ti saluto.
Massimo Miccini
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