In una Democrazia c’è un solo tipo di scelta accettabile: la scelta condivisa dalla maggioranza; il referendum istituzionale concesso dal Re, che si svolse 1 e 2 giugno 1946, avrebbe dovuto essere il primo passo importante per tornare verso un sistema democratico ma così non fu perché una minoranza attuò un colpo di Stato il 12 giugno 1946, cancellando così, a prescindere da quale fosse l’esito del referendum, l’instaurazione di una vera e sana Democrazia nel nostro Paese.
Inoltre, a prescindere dal fatto che i brogli sono stati parzialmente ammessi dalle istituzioni repubblicane, i risultati stessi che la Repubblica Italiana declama come una vittoria, in verità dimostrano soltanto che la repubblica non ha mai vinto perché, secondo quanto prescritto dalla legge per quel referendum, i voti attribuiti alla repubblica non erano sufficienti alla vittoria. I cittadini con una coscienza storica e legale non potranno mai accettare quanto accadde nel giugno del 1946 perché una Democrazia non si fonda su una scelta imposta.
Matteo Cornelius Sullivan
Reggente del Partito della Alternativa Monarchica
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