Gentile Direttore,
la dichiarazione di Luca Cordero di Montezemolo secondo la quale, da quando c’è lui alla presidenza, la Fiat non ha ricevuto un solo euro dallo Stato, non è nemmeno classificabile tra le barzellette.
Non è né una battuta riuscita male, né una balla credibile.
Montezemolo, ha proseguito aggiungendo che gli incentivi statali per l’acquisto di automobili hanno portato un interesse ai clienti e non alla Fiat.
Siamo alla follia.
Voglio qui ricordare che in totale silenzio è recentemente stato innalzato il limite dei KW per le auto conducibili dai neopatentati, e guarda caso ora rientra nel limite anche la Fiat 500, che prima era rimasta distrattamente esclusa.
Non intendo sottrarre spazio al suo giornale per elencare i benefici che ha ricevuto la Fiat nell’ultimo secolo di storia italiana.
Montezemolo poteva risparmiarsi la sua dichiarazione, che io considero un’offesa a tutti gli imprenditori che sono stati completamente dimenticati dal governo.
Chi le scrive ha a che fare in qualche modo con il settore delle pulizie, civili e industriali; il settore occupa cinquecentomila addetti nel nostro paese (ben più della Fiat e del suo indotto) e non mi ricordo di aver mai ricevuto né un incentivo, né un centesimo di euro di aiuto statale.
Sono certo che l’affronto provocatorio del presidente della Fiat avrà ripercussioni, io spero anche politiche.
Dire che Fiat non ha mai ricevuto un euro dallo Stato è come dire a tutti gli italiani che sono dei coglioni.
La Fiat dovrebbe dividere gli utili di bilancio con i cittadini italiani, come una bella, grande cooperativa.
Marco Chierici - Parma
- Uno Notizie, Emilia Romagna - Parma -