Il Prof. Fabrizio Di Giulio nacque a Roma il 3 settembre 1921.
Laureato in Medicina e Chirurgia presso l'Università
1943 Assistente all'VIII padiglione diretto dal Prof. Carducci del Policlinico Umberto I di Roma.
1944 Assistente al reparto Medicina diretto dal Prof. Bignami all'Ospedale “S. Spirito” di Roma.
Specializzato in Clinica delle Malattie Nervose e Mentali presso l'Università La Sapienza di Roma il 23 marzo 1959 discutendo la tesi "Considerazioni e aspetti psicodinamici nella psiconevrosi ossessiva".
Membro della Società Italiana di Psichiatria.
Assistente presso
Libero docente in Psichiatria nel luglio 1968 con 50 pubblicazioni psichiatriche.
Docente psichiatra preposto al trattamento psicoterapico
presso
Dal 1964 al 1966 Co-Redattore della rivista "Alcoholism" di Zagabria.
1965 Membro Onorario dell'Istituto per lo Studio ed il Trattamento dell' Alcoolismo di Zagabria.
Membro della Società Italiana di Psicoterapia Medica.
Membro della "Commissione di studio per una adeguata prevenzione delle irregolarità psichiche in età evolutiva nel quadro dell'igiene mentale" nel Ministero della Sanità, nel 1966.
Presidente della Giornata dedicata alla Psicoterapia del Congresso Internazionale sull'Alcoolismo a Zagabria nel 1966 (26 nazioni).
Dal
Ha tenuto numerose conferenze su temi psichiatrici e psicoterapeutici ed ha partecipato attivamente a numerosi Congressi Nazionali ed Internazionali.
Conferenza allo Stato Maggiore Italiano nel giugno 1975 (medaglia d’oro).
Conferenza alla scuola di diplomazia a Palazzo Venezia – 4 dicembre 2007.
E' stato consulente fisso della TV nazionale (RAI 2) negli anni Settanta.
Ha pubblicato nel '78 il libro "Il nemico interno" della collana di Ferrarotti "Società e ricerca sociale”.
Nel
Ha effettuato un esperimento durato dal '70 al '80 sulle cause reali del "Rapporto tra autorità e masse". Ha realizzato così un risultato estremamente nuovo che ha dato in dieci anni di lavoro il metro dell'evoluzione di una massa di individui di fronte all'autorità, e cioè
Prima fase: deificazione senza critica dell' autorità.
Seconda fase: aggressività dinanzi alla delusione del capo ritenuto prima come un mito (delusione perché il capo spiegava il loro comportamento passivo e rifiutava di essere visto come un semi dio avendo egli come scopo di far crescere la loro individualità).
Terza fase: realizzazione di piccoli gruppi con piccoli capi che soddisfacevano la fame di dipendenza protettiva da parte della gente (partiti). Ognuno convinto di avere la verità in mano.
Quarta fase: analizzato il tutto, abbandono della delega dell'io all’autorità negativa e riaffermazione del proprio se stesso come realizzazione dell'identità individuale e collettiva. Il tipo di autorità che ha espresso nell’esperimento è l’autorità che fa crescere invece dell’autoritarismo che infantilizza.
Ha avuto sempre negli anni ’70, una rubrica fissa settimanale nella TV nazionale su RAI 2: (Ore 20) il cui motivo conduttore era individuato nella “presa di coscienza delle non libertà e superamento di essa.”
Ha operato, con grande amore, come neuropsichiatra e psicoterapeuta a tempo pieno nel suo studio di Roma.
Per chi volesse approfondire alcune tematiche riportate nel suo sito, ecco il link
http://www.fabriziodigiulio-parloate.com/
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