"Dudal Jam" in lingua peulh significa "Centro per la pace".
Il progetto che porta questo nome si propone di costruire due centri interreligiosi e interculturali nel Sahel, regione del Burkina Faso.
A presentare l'idea molti personaggi illustri quali Mons. Lorenzo Chiarinelli (vescovo di Viterbo), Mons. Joachim Ouéadraogo (vescovo di Dori, Burkina Faso), Hamidou Moussa Dicko in rappresentanza del Grande Imam di Dori, Gianfranco Cattai (direttore dell’ONG LVIA – Italia), Brunetto Salvarani (direttore di CEM Mondialità).
Si tratta di un'iniziativa che promuove il dialogo tra cristiani e mussulmani, in un clima di rispetto, tolleranza e persino collaborazione, finalizzata al conseguimento di un risultato comune che favorisca anche uno sviluppo economico oltre che culturale e sociale in genere.
"Nel Sahel - ha sottolineato Mons. Joachim Ouéadraogo - convivono ben 6 etnie e 3 religioni (cristiana, cattolica e locale) ed è dunque fondamentale procedere alla sensibilizzazione di questo popolo in nome di valori universalmente riconosciuti come tali, ossia l'amore, la pace e il rispetto per l'altro".
Dunque un progetto che vuol essere un'opportunità di crescita, una speranza per tutte le generazioni prossime di questa parte
poverissima del mondo, perchè dobbiamo prendere coscienza che queste nuove generazioni non sono solo dell'Africa
ma del mondo intero, un mondo globalizzato e sempre più piccolo.
Insomma si tratta di trasformare una situazione naturale di pace nella zona più povera del mondo in un esempio, in un grande
progetto, in una profonda riflessione, in un metodo pedagogico–didattico di formazione concreta al dialogo interreligioso e alla pace.
Per ulteriori informazioni:
www.cem.coop
cemconvegno@saveriani.bs.it
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