Bomba a Reggio Calabria: 'ndrangheta, successo fiaccolata cittadini anti mafia per manifestare solidarietà ai magistrati della Procura reggina - Dopo i gravissimi fatti avvenuti nei giorni scorsi a Reggio Calabria, con la bomba, ordigno artigianale posizionato presso il palazzo della Procura Generale della Repubblica, era necessaria una risposta forte e chiara da parte di tutti i cittadini contro la 'ndrangheta.

Una fiaccolata a favore della legalità, organizzata da Cgil e Uil, si è svolta a Reggio Calabria in Piazza Castello di fronte gli Uffici della Procura Generale dellla Repubblica, vittima degli ignobili atti intimidatori della mafia.


I cittadini onesti sono scesi in strada con coraggio e voglia di cambiamento. 

In strada per manifestare il disgusto della vera gente calabrese nei confronti della criminalità, della mafia, della 'ndrangheta, che vorrebbe controllare il territorio sostituendosi allo Stato, mantenendo l'intera area lontana dalla realtà nazionale e senza possibilità di sviluppo per la Calabria.


Per le vie della città di Reggio Calabria automobili dotate di megafono hanno invitato la popolazione reggina a scendere in piazza a Reggio per prendere parte alla fiaccolata di sostegno e solidarietà ai valorosi magistrati italiani, spesso lasciati soli dallo stesso stato per il quale, ed a fianco del quale combattono.









- Uno Notizie Calabria - Reggio Calabria -

Commenti

Era ora che anche i cittadini di Reggio Calabria si svegliassero compatti per scendere in piazza contro la mafia.Mi è piaciuto il gesto di invito a tutti i reggini di scendere in piazza. Ero , sono e ora sono più orgoglioso di essere REGGINO abbasso i mafiosi
commento inviato il 07/01/2010 alle 3:54 da vincenzo  
Ognuno di noi nel nostro piccolo dobbiamo fare la nostra parte. Sono nato che si parlava di mafia, non voglio morire con la mafia. Reagiamo, noi siamo la maggioranza e se vogliamo possiamo sconfiggerli per sempre, loro vivono sull´omertà, se questa viene meno sono finiti. Uniti siamo + forti di loro
commento inviato il 08/01/2010 alle 4:08 da Francesco  
caro vincenzo ,pur condivisibile e´uno sforzo inutile,per troppo tempo questo lembo di terra forse la provincia piu´ martoriata di tutta italia e´ stata abbandonata alla merce´ di questa gente che ha saputo nel silenzio piantare radici solide e inestirpabili....solo adesso che la mafia siciliana ha perso entita´ ci si ricorda di noi ,purtroppo troppo tempo e´ passato ,il male ha raggiunto il punto di non ritorno e lo stato e´ stato sostituito dall´antistato. l´ipocrisia delle istituzioni adesso mi fanno solo ridere......
commento inviato il 08/01/2010 alle 9:02 da niko  
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