Mafia, la lotta alla mafia nelle provincie di Viterbo, Rieti, Latina, Roma e Frosinone: le mani della mafia soprattutto nell'urbanistica, appalti e cemento - La mappa delle infiltrazioni mafiose negli appalti laziali è preoccupante. La ‘Ndrangheta la fa da padrona nelle province della Regione, ma anche la Camorra agisce nelle provincia di Roma, Latina e Frosinone, mentre cominciano ad essere evidenti le presenze anche di Cosa Nostra e Sacra Corona Unita.
Questi i dati che emergono dal rapporto sulle presenze della criminalità organizzata a Roma e nel Lazio del 2007 e in questi 2 anni la situazione non è certo migliorata.
Per far fronte a quelle che è diventata una vera e propria emergenza, la FILLEA CGIL Roma e Lazio ha organizzato nei giorni scorsi un convegno dal titolo ‘CANTIERI TRASPARENTI: LE MANI GIUSTE SULLA REGIONE’ con la mappa aggiornata della situazione nella Regione Lazio e le proposte della categoria per contrastare le infiltrazioni mafiose negli appalti del Lazio.
Al convegno la presenza di nomi importanti della lotta alla mafia sul territorio.
Per Roberto Cellini, Segretario Generale FILLEA Cgil Roma e Lazio: "Il Lazio è entrato a pieno titolo tra le regioni che presentano un tasso di criminalità organizzata alto che si esercita in tutte le attività tradizionali dell’economia, ce lo confermano tutti gli organismi di ricerca e di controllo accreditati. La nostra regione è seconda solo alla Lombardia, a smentita dei luoghi comuni, per numero di segnalazioni di operazioni sospette sia in termini assoluti che in rapporto al Pil regionale.
Nel settore delle costruzioni e degli appalti pubblici e privati che noi rappresentiamo il livello di opacità è talmente cresciuto che la trasparenza è quasi scomparsa.
Noi lo registriamo nei cantieri che visitiamo quotidianamente, dove tutti gli indicatori tradizionali sono saltati o stanno per saltare.
Siamo fortemente preoccupati di tutto questo perché si sono modificate le condizioni di vita e di lavoro degli operai sia dal punto di vista salariale normativo che della sicurezza sul lavoro.
Al nostro convegno, anche per le presenze qualificate, una serie di proposte che pensiamo possano essere utili a ristabilire un clima di rapporti civili. Le nostre proposte mettono al centro la possibilità di un lavoro collegiale tra le istituzioni, le associazioni di categoria datoriali e dei lavoratori, in qualità di soggetti principali e protagonisti del settore."
Interverti di: Vincenzo Bonifaci, Vice Presidente dell’ANCE, Enzo Ciconte, Presidente dell’Osservatorio tecnico-scientifico sulla sicurezza e la legalità della Regione Lazio, Claudio Di Berardino, segretario Generale CGIL Roma e Lazio, Maurizio Fiasco, Sociologo, Luigi De Ficchy, Procuratore Capo di Tivoli, Piero Luigi Vigna, già Procuratore Nazionale Antimafia. E’ stato inoltre invitato Tommaso Cottone, Procuratore Capo Regione Sardegna. Coordinatore Enrico Fierro, giornalista e conclusioni di Walter Schiavella, Segretario Generale FILLEA CGIL.
Al convegno sono stati invitati a partecipare il Comune di Roma, la Provincia di Roma, la Regione Lazio, l’Abi, l’Acer, l’ASL, la CdLT, la Casa, la Cassa Edile di frosinone, la Cassa Edile di Latina, la Cassa Edile di Rieti, la Cassa Edile di Roma e Provincia, la Cassa Edile di Viterbo, il Cefme, il CNA, la Confartigianato, il CTP Roma, DPL, l’Edilcassa, la Federlazio, la Feneal-UIL, la Filca CISL Regionale e di Roma, la Formedil, l’Inail, l’Inps, la Lega delle Cooperative, l’Associazione LIBERA CONTRO TUTTE LE MAFIE, i partiti politici, la Prefetture, la SILP, UIR e URCEL.
Inoltre il convegno è stato presentato al Presidente della Corte d’Appello di Roma, Giorgio Santacroce, per l’impegno strategico che la FILLEA si prefigge per contrastare il fenomeno.
- Uno Notizie Lazio - Roma -
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