CIVITAVECCHIA - ROMA (UnoNotizie.it)
Nelle scuole di tutta Italia sono destinati a sparire in tre anni più di 80.000 lavoratori; già adesso 20.000 insegnanti sono messi alla porta da uno Stato che si comporta come il peggiore dei datori di lavoro, praticando un indegno “USA E GETTA” nei confronti di persone sino a ieri coinvolte nella programmazione educativa della scuola pubblica.
Il ministro della scuola nega loro perfino la dignità di lavoratori: aveva affermato infatti che “nessun lavoratore della scuola avrebbe perso il posto”. I precari dunque non entrano nel conto del ministro e del Governo Berlusconi.
A Civitavecchia sono circa 80 i lavoratori tagliati dalla scuola pubblica e attualmente mobilitati presso la scuola Flavioni. Sono un numero equivalente ad un terzo dei dipendenti della centrale TVN per i quali, a buon diritto, si sono mossi e si muovono partiti, sindacati, personalità politiche, si accettano sfide laceranti per l’intera città, si mantiene viva l’attenzione dei media locali e nazionali. Lo stesso trattamento non è riservato ai lavoratori della scuola – alla quale hanno dedicato anni di studio e preparazione – e nessuna attenzione è rivolta alle loro famiglie gettate nello sconforto.
I VERDI rivolgono un vibrante appello alle Istituzioni pubbliche, agli Organi di informazione, ai rappresentanti politici vicini al Governo affinché sia sostenuta in tutti i modi possibili la difesa dell’occupazione ovunque occorra.
Sia tutelato concretamente il diritto allo studio non soltanto nella scuola privata, ma anche nella scuola pubblica chiamata a garantire pari opportunità a tutti i giovani, anche agli studenti più deboli, a quelli bisognosi di sostegno, ai figli di immigrati, a quanti vivono situazioni di disagio.
I Verdi di Civitavecchia
- Uno Notizie Civitavecchia -
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