VITERBO (UnoNotizie.it)
- 234, sembra di stare al polo nord, commenta ironicamente Lino ROCCHI della RdB Viterbo, quest’anno tra pensionamenti e tagli al personale mancheranno 86 posti tra bidelli ed applicati di segreteria e più di 148 insegnanti; peggio andrà nei prossimi tre anni, causa tagli, chiuderanno da 45 a 60 tra scuole materne, dell’infanzia e di primo grado, ce n’è abbastanza da far ripiombare il viterbese nell’analfabetismo.
Per questo la Federazione RdB CUB di Viterbo si associa alla RdB-CUB Scuola, per dire no ai contratti di disponibilità, no ai tagli, no alla privatizzazione.
Mentre continua l'assedio dei precari al Ministero dell'Istruzione iniziato con il sit-in del 3 settembre scorso, la Federazione RdB CUB Viterbo aderisce Lunedì 14 settembre alla manifestazione indetta dalla RdB-CUB Scuola in Viale Trastevere a ROMA, dalle ore 16, per affermare il diritto dei lavoratori alla dignità di un lavoro stabile, unica garanzia per una scuola degna di questo nome.
Intanto sono partiti i tavoli tecnici regionali sui contratti di disponibilità: il 9 si è svolto quello della Campania, oggi è la volta del Lazio.
La nostra organizzazione è convocata a questi i tavoli insieme ai comitati dei precari, spiega Barbara Battista della RdB-CUB Scuola e la voce del sindacalismo di base sale unica con quella dei precari contro i contratti di disponibilità e la privatizzazione, verso i quali dai sindacati concertativi, CGIL compresa, registriamo invece disponibilità ed accordo con la politica governativa di introdurre, di fatto, anche nella scuola, quel lavoro interinale che già ha provocato gravi danni nel privato”.
La nostra mobilitazione non si arresta, conclude ROCCHI, a Roma saremo di nuovo davanti al Ministero, dove ci raggiungeranno i lavoratori dell’Alitalia, a Salerno la lotta dei precari, anche loro in presidio, ha abbracciato quella dei lavoratori dell’Alcatel di Battipaglia; così a Napoli, con quei genitori che si sono incatenati per difendere la loro scuola dalla chiusura.
Una mobilitazione che passa dai tetti, alle scuole, nella società, fino allo sciopero generale indetto dal patto di Base per il 23 ottobre prossimo.
- Uno Notizie Viterbo -
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