PERUGIA (UnoNotizie.it)
“Non diremmo nulla di nuovo se affermassimo che, per ciò che riguarda il comparto del turismo, la crisi attuale è per l’Umbria, come per tutte le altre Regioni italiane, una minaccia serissima sui livelli consolidati di flussi turistici. Essa, però, può anche essere interpretata come un’occasione per imporsi all’attenzione generale per una qualità ed una “peculiarità” dell’offerta che, commisurata a prezzi consoni, consenta di attraversare senza gravi danni la crisi in atto”. E’ quanto afferma la presidente della Regione Umbria, Maria Rita Lorenzetti, in riferimento ai dati degli studi di Confcommercio e Confindustria circa l’andamento del turismo in Umbria nei primi sei mesi del 2009.
Uno studio che – è bene precisare - è stato avviato da soli due anni su un limitato numero di alberghi che volontariamente hanno aderito all’iniziativa. Gli elementi di conoscenza che da esso ne derivano sono senza alcun dubbio significativi per rappresentare le tendenze relative all’occupazione delle camere e al guadagno per camera. Sono dati però meno significativi come indicatori degli andamenti generali del turismo non avendo natura campionaria, ma essendo concentrati in un numero limitato di soli alberghi, specie quelli più grandi e strutturati.
“Non più tardi di ieri – ha proseguito la presidente – in Giunta regionale abbiamo pre-adottato l’aggiornamento del Documento triennale di indirizzo strategico sul turismo, con la consapevolezza che in una situazione così difficile si deve fare tutto fuorché passi indietro rispetto alle politiche di qualità avviate e consolidate negli ultimi anni. Il posizionamento turistico dell’Umbria resta non solo confermato ma rafforzato nel nuovo contesto. La necessità di lavorare in un’ottica di breve periodo al rafforzamento di un’immagine unitaria ispirata all’Umbria come terra di esperienze uniche di qualità di vita, è il primo impegno su cui concentrare gli sforzi”.
I dati definitivi in possesso degli uffici regionali sono disponibili solo per il periodo gennaio-aprile 2009. Da essi si evince, in ogni caso, che complessivamente, mentre nel 2008 la crisi ha determinato un calo del -3,5% delle presenze, che sono comunque risultate superiori ai 6 milioni, e un calo degli arrivi del -2,2%, nei primi 4 mesi del 2009, complice anche la meteorologia, il calo è stato del 10% circa sull’analogo periodo del 2008. Tuttavia i conti si fanno sempre su base annuale, poiché diversi fattori che determinano oggettivi problemi in alcune stagioni possono essere controbilanciati da altri. In ogni caso, e sulla base di dati certi e certificati, l’impatto della crisi sul turismo in Umbria è stato notevolmente inferiore rispetto a tutto il resto d’Italia.
Inoltre, secondo l’ultima indagine congiunturale di ISNART fatta mediante interviste telefoniche ad un campione di strutture ricettive della regione, si evidenziano dati in apparente controtendenza. Il periodo esaminato è quello del secondo trimestre 2009. Le strutture ricettive umbre vendono mediamente 4 camere ogni 10 disponibili nel trimestre aprile – giugno: dopo un iniziale flessione nel mese di aprile, superano le performance dello scorso anno raggiungendo il 39% di occupazione netta delle camere in maggio ed il 37,3% nel mese di giugno (+4,6 punti percentuali rispetto al 2008).
Positivo anche il bilancio del periodo pasquale, quando le strutture ricettive regionali vendono il 63,7% delle camere disponibili, superando di 15,3 punti percentuali l’occupazione camere della media Italia (48,4%).
Le prenotazioni anticipate per i mesi di punta della stagione estiva sono superiori di circa 4 punti percentuali rispetto a quelle del 2008: 37,1% le camere prenotate per luglio e 36,8% per agosto, un risultato pressoché uniforme nelle due province. Prenotate più di 7 camere ogni 10 disponibili nelle località di montagna per il mese di luglio e quasi 6 camere su 10 per agosto.
Il pronostico della stagione estiva è, dunque, all’insegna di un apparente ottimismo e gli operatori prevedono di vendere il 56,2% delle camere disponibili, ovvero circa 1 camera in più rispetto alle previsioni dell’estate 2008. I dati complessivi risultano particolarmente favorevoli anche per il particolare andamento positivo di ostelli e case per ferie. Queste due categorie risultano in tendenza positiva anche rispetto alle previsioni.
“In ogni caso, nel loro documento, Confcommercio e Confindustria non rivendicando nulla nei confronti della Regione, bensì i dati dello studio puntano diritto alla rimozione degli studi di settore in sede fiscale, in analogia con quanto tutte le Associazioni del terziario e artigianato (piccole imprese) stanno facendo in queste settimane”.
“Personalmente non posso che sperare nella veridicità delle previsioni di ISNART. Tuttavia posso ancora ragionevolmente sostenere che in Umbria – anche sulla base di dati di fonti pubbliche e private affidabili – il turismo ‘tiene’ e che pubblico e privato stanno concentrando ulteriormente i propri sforzi per promuovere un’offerta e un’immagine di qualità”.
“Vorrei anche tranquillizzare gli operatori del Trasimeno circa l’impegno della Regione – ha aggiunto Lorenzetti - per sostenere e accompagnare questo comprensorio verso il superamento di una crisi che qui si fa sentire più che altrove. Un impegno teso a risolvere definitivamente, grazie ad interventi infrastrutturali, il problema del livello idrometrico del lago Trasimeno, da cui dipende molto della vocazione turistica di questa area”.
Il primo di questi interventi è l’adduzione idrica da Montedoglio, il cui completamento, per ragioni del tutto indipendenti dalla volontà della Regione - legate a vicende che hanno interessato l’impresa aggiudicataria - ha subito un rallentamento.
Ora i lavori relativi agli ultimi 3 chilometri e mezzo sono stati rassegnati dall’Ente Irriguo alla seconda classificata ed il completamento dei lavori fra qualche mese consentirà, anche a seguito dell’accordo sull’uso della risorsa idrica del Montedoglio firmato a novembre fra Umbria e Toscana, di portare l’acqua direttamente al Trasimeno. Strategicamente ancora più importante il secondo intervento, quello di messa in sicurezza dell’invaso di Casanuova sul Chiascio e una sua rapida messa in esercizio, in quanto fondamentale sia per il settore irriguo ed idropotabile di gran parte del territorio regionale, ma anche in funzione della stabilizzazione del livello idrometrico del lago Trasimeno. Dopo decenni, finalmente la progettazione definitiva è stata approvata dal Registro italiano Dighe e, da questo, inviata al Consiglio superiore dei Lavori pubblici, con la speranza di una sua rapida approvazione.
“Infine, già nel bilancio 2008 la Regione ha previsto risorse per uno specifico progetto straordinario di promozione del Trasimeno ed ulteriori risorse saranno disponibili per il 2009 – ha concluso la presidente - al fine di rafforzare questa azione”.
- Uno Notizie Perugia -
Commenti |
||
nessun commento... |