Si è svolto il terzo Consiglio Provinciale Acli Viterbo dell'anno 2008.
Questo particolare momento ha visto la partecipazione oltre che dei membri eletti in consiglio dall'ultimo congresso provinciale del 17-02-08, anche di numerosi collaboratori, rappresentanti locali, promotori sociali, volontari che operano sul territorio diffondendo quotidianamente gli ideali di cittadinanza attiva propri dell'associazione.
La riunione, preceduta da un incontro dedicato ai nuovi promotori sociali del patronato ACLI e alle problematiche da questi riscontrate nella lettura del territorio, è stata ricca di interventi e spunti di riflessione da parte dei presenti, spunti che la Presidenza ha fatto propri e che costituiranno la base essenziale dei programmi futuri.
I responsabili dei vari settori, (fiscale, previdenziale, turistico, agricolo, di tutela dei consumatori, immigrazione, ecc.) hanno relazionato circa l'attività svolta nel 2008 e la comparazione con il 2007 ha evidenziato una crescita che investe tutta l'organizzazione provinciale e che gli operatori sperano sia il segnale di una corrente rivitalizzante che dia il via a una vera e propria rinascita dell'associazione al livello locale.
Il presidente, Signor Renzo Salvatori, ha dato lettura dell'estratto della relazione presentata dal presidente Nazionale Andrea Olivero durante il Consiglio Nazionale svoltosi a Roma nei giorni 4 e 5 luglio. Una relazione importante, piena di riflessioni acute, segnata da un tono assolutamente lucido e determinato nella quale il presidente ha toccato argomenti di portata nazionale e internazionale (grande risalto ai censimenti etnici e all'orario di lavoro massimo consentito) dichiarando apertamente la posizione delle Acli e l'intenzione ferma di “fare azione” sulla politica del nostro paese.
La riunione si è conclusa con estrema soddisfazione dei membri della presidenza per la partecipazione e la qualità delle discussioni affrontate.
La presidenza Provinciale ha informato i Consiglieri riguardo gli obiettivi per il futuro più prossimo, obiettivi perfettamente in linea con le priorità espresse dalle Acli al livello regionale e nazionale, che sono principalmente due:
1. creare una rete di osservatori permanenti sul territorio in grado di leggere e monitorare le condizioni e le difficoltà riscontrate dai soggetti sociali.
2. dare il via a delle iniziative rivolte alla famiglie che oltre a offrire servizi favoriscano la tutela e il riconoscimento della famiglia stessa come soggetto e attore politico-sociale.
Sara Guerrini
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