CIVITAVECCHIA - ROMA (UnoNotizie.it) Noi non siamo sorpresi. Mesi fa, durante un affollato consiglio comunale straordinario, a fronte di una situazione di emergenza abitativa sconcertante, l'assessore tal dei tali, mettendo in grave difficoltà i soliti noti che organizzando quella stessa assemblea tentavano di arraffare voti sulla pelle dei cittadini, aveva promesso ai pur numerosi presenti, tra le urla di sberleffo e qualche crisi di pianto passeggera, un sistemazione prossima in alcune baite di legno temporanee. L'aula del consiglio comunale si era quel giorno, per qualche secondo, rinchiusa in un silenzio basito e inquieto prima di esplodere in una risata amara e sarcastica. Si disse: non saranno capaci addirittura di questo. I più avvertiti azzardarono: lo faranno.
Noi non siamo sorpresi. Abbiamo ripetutamente chiesto a questa amministrazione di incontrarci sul terreno tutto politico della ridefinizione di un piano per l'edilizia pubblica adeguato alle mutate condizioni sociali. Nessuna risposta. Abbiamo ripetutamente fatto notare a questa amministrazione come l'emergenza-casa non si possa più risolvere con improvvisate soluzioni temporanee ma ormai abbisogni di una determinazione reale, vera, concreta e pianificata. Nessuna risposta. Abbiamo ripetutamente detto a questa amministrazione che l'autorecupero può offrire la possibilità per uscire da questa situazione con dignità (che noi non abbiamo mai perduto) e cioè con un orizzonte futuro da praticare per la comunità intera.
Questa amministrazione non ci ha mai risposto e quando pure lo ha fatto, ha minacciato lo sgombero di uno degli esperimenti sociali più interessanti dell'intera Regione Lazio: la Palazzina Ferrotel, per fare spazio a uno dei progetti urbanistici più avventurosi, dispendiosi e inutili degli ultimi decenni. Questa amministrazione ha risposto cioè quando avrebbe dovuto stare zitta.
Noi non siamo sorpresi, è vero, ma non siamo nemmeno fessi. Chiediamo a questa amministrazione di ritirare questa proposta del villaggio di legno. O che altrimenti ad abitarci ci vada Moscherini insieme a Obelix e Asterix. Chiediamo inoltre che i costi di questo villaggio di legno vengano messi in cantiere per contrattare con l'ATER una rinnovato piano di edilizia pubblica. Chiediamo infine che venga istituito un bando per l'autorecupero della Palazzina Ferrotel e un confronto pubblico per la costruzione di un nuovo bando per le case popolari.
Il diritto alla casa non è più in vendita
Inquilini Palazzina Ferrotel
Comitato di lotta per la casa quattroPorte
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