ROMA (UnoNotizie.it)
L'influenza suina, che ha gia' provocato 103 morti in Messico, sembra minacciare non solo gli Stati Uniti e l'America Latina ma anche diversi altri Paesi, facendo temere alle autorita' sanitarie mondiali il rischio di una pandemia umana. Le persone ricoverate in ospedale sono circa 400 e 1.614 i casi sotto osservazione.
Casi di febbre suina sono stati registrati anche in Nuova Zelanda, Spagna, Israele e Canada mentre in Francia l'allerta resta alta. Nessun caso in Italia.
l'Italia non importa dal Messico carne fresca, congelata o suini vivi da almeno dieci anni. Non c'è nessun caso di animale infetto da febbre suina nei cinquemila allevamenti italiani che sono sotto il controllo della piu' estesa rete di veterinari a livello comunitario.
Un rischio vero per il nostro Paese in questo momento sono le paure ingiustificate che nel passato, per situazioni analoghe, hanno provocato senza ragione una psicosi nei consumi che è costata migliaia di posti di lavoro e miliardi di euro al sistema produttivo, con perdite stimate di 2 miliardi per la mucca pazza (2001) e di mezzo miliardo per il pollame con l'aviaria (2005).
Per l'organizzazione mondiale della sanità (OMS) il consumo di carne suina è sicuro e lo stesso Ministero del Welfare italiano ha giustamente ricordato nel documento informativo che ''l'influenza non viene trasmessa attraverso il cibo'' e ''come non vi sia alcun rischio di infezione attraverso il consumo di carne cotta''.
Sara' presto attivo il numero verde del Ministero della Salute per fornire informazioni ai cittadini sul problema dell'influenza suina. Il Sottosegretario alla Salute Prof. Ferruccio Fazio comunica che attualmente non sono stati confermati casi segnalati nel nostro Paese e sottolinea che il Ministero sta monitorando ora per ora in collegamento costante con gli organismi europei e internazionali l'evolversi della situazione.
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