VITERBO (UNONOTIZIE.IT)
Nonostante qualche timore iniziale la 43a edizione Vinitaly, svoltasi a Verona dal 2 al 6 aprile, si è conclusa con un bilancio sostanzialmente positivo per gli operatori del settore vinicolo della Tuscia, confermandosi come appuntamento irrinunciabile.
La lieve flessione del numero di visitatori, attestatosi intorno alle 150mila presenze, non ha minimamente scoraggiato le 19 aziende presenti nell’area denominata Tuscia Viterbese, organizzata dalla Camera di Commercio di Viterbo e dall’Assessorato all’Agricoltura della Provincia di Viterbo, all’interno del padiglione del Lazio allestito in modo efficace dall’Assessorato all’Agricoltura della Regione Lazio, Arsial e Unioncamere Lazio.
“Visitando il nostro padiglione – dichiara Ferindo Palombella, presidente della Camera di Commercio di Viterbo – ho avuto modo di cogliere tra i produttori un certo ottimismo, nonostante il calo di presenze soprattutto tra gli appassionati, mentre per gli ordini hanno rivelato conferme e interessanti novità dall’estero. Le nostre aziende, quindi, sono state premiate per aver reagito con dinamismo di fronte agli effetti della crisi. In tal senso va dato merito anche allo sforzo organizzativo compiuto ancora una volta dall’Arsial e dall’Assessorato all’Agricoltura della Regione Lazio, con un allestimento superlativo che ha interessato anche cinque nostre imprese produttrici di olio DOP, nel padiglione dedicato al SOL”.
Queste le aziende vinicole della Tuscia partecipanti: Antica Cantina Leonardi (Montefiascone), Azienda agricola Mazziotti (Bolsena), Cantine Le Lase (Vasanello), Cantina Sociale di Montefiascone, Azienda agricola Caprigliano (Corchiano), Azienda agricola La Carcaia (Gradoli), Azienda Vinicola Falesco (Montefiascone), Azienda agricola Fattoria Madonna delle Macchie (Castiglione in Teverina), Isabella Mottura (Civitella d’Agliano), Azienda agricola Occhipinti (Gradoli), Paolo e Noemia D’Amico (Castiglione in Teverina), Azienda agricola Puri Charlotte (S. Lorenzo Nuovo), Sergio Mottura (Civitella d’Agliano), Tenuta la Pazzaglia (Castiglione in Teverina), Tenuta Ronci (Nepi), Tenuta S. Isidoro (Tarquinia), Trappolini (Castiglione in Teverina), Azienda agricola Trebotti (Castiglione in Teverina), Viticoltori dei Colli Cimini (Vignanello).
Tra questi Sergio Mottura, titolare dell’omonima azienda di Civitella d’Agliano e da oltre 40 anni produttore di vini apprezzati in tutto il mondo: “È innegabile che la crisi internazionale imponga di rivedere le nostre strategie commerciali, soprattutto nei mercati tradizionali, quali Stati Uniti e Gran Bretagna, e di guardare con attenzione al Sud-Est asiatico. Tuttavia rispetto ad altri Paesi siamo avvantaggiati perché la nostra produzione si distingue per l’ottimo rapporto qualità/prezzo e in genere anche i nostri prodotti migliori non superano i 25 dollari, importo oltre il quale oggi è difficile vendere all’estero”.
Da un veterano a un neofita del Vinitaly come Pier Francesco Galassi, dell’Azienda agricola “La Carcaia” di Gradoli: “I contatti significativi sono stati pochi, ma trattandosi di una prima esperienza in veste di produttori è stata ugualmente utile per orientarci su come veicolare al meglio i nostri vini in questa manifestazione fieristica”.
Per Fabio Brugnoli, presidente della Cantina sociale di Montefiascone: “Il Vinitaly è una vetrina straordinaria dove un’azienda vinicola non può mancare, anche se gradualmente sta perdendo la sua funzione commerciale a vantaggio della promozione dell’immagine aziendale”.
Commenti positivi sono stati espressi anche da Pilar Monti, dell’Azienda Paolo e Noemia D’Amico di Castiglione in Teverina: “Rispetto allo scorso anno abbiamo notato un afflusso di persone più attente e interessate ai nostri prodotti, merito anche dell’allestimento degli stand e dell’intero padiglione Lazio, che si è rivelato centrato sulle esigenze dei visitatori e degli espositori”.
Molto soddisfatto si è mostrato Giovanni Palombi della Tenuta S. Isidoro di Tarquinia, per le gran menzioni d’onore assegnate al Vinitaly: “Due su tre vini che abbiamo presentato a Verona hanno ricevuto questo prestigioso riconoscimento. Il segnale evidente che ancora una volta la nostra attenzione alla qualità è stata premiata, così come nuovi ordini sono stati confermati dagli operatori per i mercati di Giappone, Svizzera, Canada e Hong Kong”.
Non solo vino, invece, per l’Azienda Agricola Trebotti di Castiglione in Teverina: “Quest’anno – spiega Clarissa Botti – oltre alle nostre produzioni abbiamo presentato l'iniziativa ‘Adotta un vigneto’, per incentivare le persone ad avvicinarsi al biologico, seguendo passo passo il lavoro in azienda in tutte le fasi della produzione del vino: dalla terra all'imbottigliamento. Inoltre da qualche mese abbiamo attivato il bed and breakfast per promuovere il turismo enogastronomico e culturale, e tra i prodotti derivanti dal vino proponiamo la gelatina di aleatico, del nostro Bludom”.
Stremato ma contento Roberto Trappolini, titolare dell’omonima azienda e presidente della Strada del Vino della Teverina, dopo la degustazione guidata da Marco Sabellico, giornalista del Gambero Rosso, con la verticale storica del Paterno IGT: “La vicinanza delle istituzioni soprattutto in questa fase è molto importante perché ci sostiene e ci offre l’opportunità di mantenere alti gli standard qualitativi e di valorizzare il prodotto”.
Da segnalare il grande successo al Vinitaly per le degustazioni guidate proposte dalla Camera di Commercio di Viterbo con l’abbinamento dei vini con i prodotti tipici del Marchio collettivo Tuscia Viterbese, coinvolgendo oltre 40 aziende con quanto di meglio offre la loro produzione di formaggi, salumi e dolci.
Commenti |
||
nessun commento... |