Su proposta dell’assessore all’Emigrazione,
Tra gli interventi c’è il potenziamento organizzativo dell’associazionismo dei marchigiani nel mondo, attraverso la semplificazione delle procedure nei rapporti amministrativi, lo sviluppo della comunicazione, la realizzazione di una mappatura dei marchigiani all’estero e lo studio di fattibilità di un museo dell’emigrazione. Inoltre, il piano prevede la formazione delle nuove generazioni di discendenti marchigiani, intesa come sviluppo socio-economico e la promozione di iniziative in campo sociale a sostegno di situazioni di particolare gravità che interessano molti nostri corregionali, soprattutto in alcune zone del Sudamerica.
Affronta anche le varie problematiche dei diversi continenti: in Europa il concetto dell’identità europea e in Oceania il potenziamento dell’associazionismo, promuovendo il “sistema Marche”, consolidando e facendo progredire la componente giovanile delle associazioni. Il Piano, nel rispetto della politica regionale che tende a tutelare, sotto il profilo sociale, culturale ed economico, i cittadini marchigiani residenti all’estero o rimpatriati, è diviso in due parti: una relativa agli interventi della Regione Marche, l’altra relativa a quelli dei Comuni, che agiscono attraverso il trasferimento dei fondi regionali agli aventi diritto e si attivano per il reinserimento degli emigrati, per la promozione di scambi giovanili e per la realizzazione di iniziative di accoglienza.
A luglio di quest’anno, nel Nord America, verrà svolta l’ultima Conferenza continentale e si terranno alcuni incontri del Consiglio dei marchigiani all’estero, dei giovani dell’area Europa, delle associazioni in Argentina e Uruguay, in preparazione della sesta Conferenza regionale dei marchigiani nel mondo.
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