ANCONA (UNONOTIZIE.IT)
Rinnovo del materiale rotabile, ripristino delle fermate cancellate, ridefinizione di un regime tariffario omogeneo. Sono i punti essenziali attorno a cui si concentrano le richieste a sostegno dei pendolari ferroviari da parte delle Regioni Marche, Emilia Romagna, Umbria e Abruzzo, che hanno firmato un “protocollo di condivisione delle problematiche del trasporto ferroviario regionale”.
A sottoscrivere il documento, su iniziativa dell’assessore
Nel protocollo viene fatto proprio l’impegno a fare fronte comune nelle rivendicazioni da presentare al Governo e a promuovere un’unità di intenti per contrastare la minacciata contrazione di servizi che Trenitalia intende portare avanti.
“I tratti regionali – ha detto Marcolini – sono considerati da Trenitalia come rami secchi e c’è il rischio che questo quadro non migliori. Ci si concentra sulla polpa dell’alta velocità e si lascia l’osso alla cura degli enti locali”.
Piena condivisione da parte degli altri assessori. “Mentre dal lato delle infrastrutture viarie molte opere hanno preso il via e se ne può vedere o prevedere la fine – ha detto Giuseppe Mascio – su quello che riguarda il ferro siamo fermi. Basti pensare al fatto che i tratti Orte-Falconara o Spoleto-Terni sono ancora a binario unico”.
La richiesta unanime è che almeno siano garantiti i servizi minimi. “Il lavoro comune – ha ribadito Peri – è fondamentale. E’ importante ristabilire le giuste funzioni. Spetta alle istituzioni evidenziare i bisogni, mentre spetta ai soggetti tecnici soddisfarli sulla base di un piano di investimento che prevede progressione e stabilità nei finanziamenti. Se poi mancano risorse per garantire un servizio, come risposta a un principio di politica sociale, dovranno essere o lo Stato o le Regioni a sopperire a questa esigenza”.
“C’è sempre maggiore richiesta di trasporto pubblico come è emerso dagli incontri che abbiamo avuto con i pendolari“, ha evidenziato l’assessore Morra, il quale ha anche lanciato l’idea di affidare a società altre la gestione delle tratte considerate secondarie. Una sperimentazione che ha visto d’accordo anche le associazioni dei pendolari e che nel caso delle Marche potrebbe riguardare
Il rilancio del trasporto pubblico locale, come è scritto nel documento, rappresenta una priorità di interesse nazionale e questo passa anche attraverso l’incentivazione di tutte le forme di integrazione modale e tariffaria in grado di favorire il passaggio dalla mobilità privata a quella collettiva. Le Regioni Marche, Emilia Romagna, Umbria e Abruzzo, da parte loro, si sono fatte carico di importanti impegni tra cui la copertura finanziaria dei maggiori servizi offerti, la contribuzione all’acquisto di materiale rotabile e l’integrazione delle risorse mancanti. Restano ancora da sottoscrivere (ad eccezione dell’Emilia Romagna) i contratti di servizio, a causa della richiesta di Trenitalia di copertura integrale dei costi e dell’intenzione di sopprimere i servizi ferroviari meno redditizi.
Inoltre, dall’inizio dell’anno è diventato più difficile per i pendolari l’utilizzo dei servizi appartenenti a categorie diverse, poiché Trenitalia ha soppresso
Al protocollo firmato oggi ne seguirà un altro con le associazioni degli utenti del trasporto pubblico locale e dei pendolari che recepisca anche le indicazioni di questi ultimi.
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