TARQUINIA-VITERBO (UNONOTIZIE.IT)
Nazareno Guarnieri, Presidente della Federazione “Rom e Sinti insieme”, Giorgio De Acutis della Casa dei Diritti Sociali, Sergio Giovagnoli, Presidente Arci Nazionale, Claudio Graziano dell’Arci Roma e Valerio Torzi dell’Arci Solidarietà hanno inviato ai cittadini presenti al Consiglio Comunale dei giovani, a Tarquinia, il presente comunicato:
“Da anni l’associazionismo romano, insieme alle persone che vivono nei campi, si batte per i Diritti del popolo Rom, per garantire ai Rom le opportunità di vivere una vita onesta, di guadagnare attraverso l’Istruzione ed il Lavoro un posto nella nostra società, pur mantenendo, questo è chiaro, le proprie tradizioni e la propria cultura, che è ben diversa e più complessa di quella descritta dai giornali e dalle Tv.
Nulla possiamo dire sulla veridicità dell’intenzione di creare nella vostra città un campo destinato ad ospitare 2000 persone; quello di cui siamo certi è che una struttura del genere sarebbe un’aberrazione, un crimine che esprime la volontà di segregare ed esacerbare gli animi.
Quello di cui siamo certi è che il problema non sono i Rom, il problema sono i campi.
E che i Rom più emancipati combattono ogni giorno nelle proprie comunità affinchè tutti siano in possesso degli strumenti per aspirare ad una vita diversa, dignitosa ed onesta, fuori dai campi.
Trasferire un campo significa trasferire un problema, per chi ci vive intorno e per chi ci vive dentro. Per questi motivi nutriamo la speranza che la vostra lotta di cittadini democratici possa camminare al fianco della lotta di quei Rom che si battono contro le discriminazioni e contro i campi.
Da subito ci dichiariamo disponibili al confronto ed alla possibilità di discutere insieme a voi sulle alternative, coinvolgendo i Rom e gli organismi associativi che già a Roma si interrogano e si coordinano sulle buone pratiche da mettere in atto per superare la logica dei campi che genera esclusivamente sofferenze e disagio sociale.”
Praticamente ho fatto semplicemente il postino consegnando il messaggio al Presidente Manuel Catini che l’ha letto.
Questo avrebbe potuto aprire un sano confronto sul contenuto che personalmente condivido pienamente. Ho visto subito dei giovani che andavano a fotocopiarlo per distribuirlo ad altri coetanei perché in sostanza conferma la contrarietà ai disumani campi di concentramento che si vogliono trasferire a Tarquinia.
Da colloqui che ho avuto successivamente con molti giovani, nessuno di loro ha confermato che il mio gesto ha inquinato e condizionato il loro Consiglio.
Pertanto dubito che i giovani, all’UNISONO, abbiano visto nella consegna del comunicato, che tra l’altro non ha la mia firma, un gesto scorretto ed invito i giovani delle tre liste a confermare con un loro comunicato, firmato, quanto il giornalista Fabrizio Ercolani ha ascoltato.
Giovanni Leoni, Consigliere dell’Università Agraria,Tarquinia
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