POTENZA (UnoNotizie.it)
La OLA (Organizzazione Lucana Ambientalista) – Coordinamento apartitico territoriale di Associazioni, Comitati, Movimenti e Cittadini – informa di aver inviato (per mezzo posta elettronica) al Presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, all'assessore all'Ambiente, Vincenzo Santochirico, ai presidenti delle Commissioni consiliari, ai Gruppi e Consiglieri regionali una richiesta di modifica della Legge Regionale n.47 Dicembre 1998, avente come oggetto la “Disciplina della Valutazione d'Impatto Ambientale e norme per la tutela dell'ambiente”. Nella fattispecie, la nostra Organizzazione - affidandosi al senso civico ed istituzionale degli amministratori chiamati in causa – evidenzia la necessità di abrogare il Comma 2 dell’Art. 8 e modificare il Comma 1 dell’Art. 10 della sopraccitata Legge Regionale.
In merito al Comma 2 dell’Art.8, che recita: ”entro il termine perentorio di 60 giorni le Amministrazioni Provinciali e Comunali trasmettono il loro parere sull’opera proposta all’Ufficio Regionale Competente. Trascorso tale termine il parere si intende espresso positivamente”, si fa rilevare come in molte occasioni - non ultimo nelle ben note vicende legate ai permessi di ricerca petroliferi - si siano manifestate legittime perplessità e proteste da parte di numerosi cittadini, associazioni e persino dei rappresentanti dei gruppi politici, per nulla informati sulle procedure seguite dai sindaci di opposti schieramenti, che non hanno informato su progetti ed opere che riguardavano il territorio comunale i loro amministrati e persino i gruppi politici di minoranza delle proprie amministrazioni comunali. Ragion per cui, riteniamo che questa prassi, maldestramente applicata ed indotta dal citato Comma 2 dell’Art. 8, non solo contrasti con il principio di trasparenza ed informazione, ma sia lesiva dei principi democratici e di partecipazione sanciti dalla stessa legge, allorquando il legislatore all’Art. 1 afferma “La Regione Basilicata, al fine di tutelare e migliorare la salute umana, la qualità della vita dei cittadini, della flora e della fauna, salvaguardare il patrimonio naturale e culturale, la capacità di riproduzione dell’ecosistema, delle risorse e la molteplicità della specie, disciplina con la presente legge, in attuazione del D.P.R.12 aprile 1996 ed in conformità alle direttive CEE 85/377 e 97/11 la procedura per la valutazione di impatto ambientale dei progetti pubblici e privati di cui al successivo art.4, riguardanti lavori di costruzione, impianti, opere, interventi che possano avere rilevante incidenza sull’ambiente”.
E’ del tutto evidente, infatti, alla luce di molteplici ripetuti casi recenti, come i cittadini e persino le forze politiche che fanno parte delle stesse amministrazioni non abbiano potuto conoscere ed esercitare il loro diritto di esprimersi su opere e progetti i cui pareri sono stati espressi dai sindaci con la procedura del “silenzio assenso”, anche nel caso di rilevanti progetti che investono la molteplicità degli aspetti connessi alla salute e all’ambiente. Analogamente, la OLA chiede di modificare anche il Comma 1 dell’Art.10 della Legge Regionale n.47 del 14 Dicembre 1998, che recita “il pubblico di cui all’art.9 può essere consultato anche su iniziativa della Giunta Regionale che, per opere di particolare rilevanza, può indire entro 60 giorni dall’avvio del procedimento” attraverso audizioni pubbliche. Quindi, sarebbe auspicabile - al fine di allargare il processo partecipativo - rendere “obbligatoria” tale prassi mediante audizioni pubbliche e/o consigli comunali aperti.
La OLA, auspicando che la democrazia possa essere alimentata solo attraverso la partecipazione alle scelte e con la garanzia dei diritti fondamentali, tra i tra i quali il diritto di informazione, si augura che le Istituzioni – accettando la nostra richiesta di modifiche - assolvano, nella pienezza del loro ruolo, ai compiti sanciti dalla Costituzione e dagli Statuti.
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