ROMA ( UNONOTIZIE.IT ) Sonia Alfano è intervenuta a Piazza Farnese, a Roma, dove è intervenuto anche Salvatore Borsellino, fratello del giudice vigliaccamente ucciso dalla mafia.
Oltre a Sonia Alfano erano presenti, tra gli altri, Serenetta Monti, Pancho Pardi, Carlo Vulpio giornalista del Corriere della Sera, Marco Travaglio, Beppe Grillo, Antonio Di Pietro, Monia Benini della Lista Civica Nazionale per il Bene Comune. Tra gli obiettivi della manifestazione di protesta a Roma, in primo luogo la sospensione del Procuratore Capo di Salerno, Luigi Apicella, ma anche l’abbandono di alcune aree dell' Abruzzo, della Basilicata, della Campania, della Puglia, della Sicilia ed in particolare della regione Calabria con i sistemi affaristici emersi nell’inchiesta Why not. Parliamo della Calabria con la sottrazione di fondi europei destinati allo sviluppo di una regione dominata dalla ’ndrangheta e dalla politica degli affari. Per questo sono molti i problemi che la stessa inchiesta ha causato a De Magistris ed a quei magistrati che per dovere costituzionale, hanno cercato di scoprire la verità sui fondi concessi per lo sviluppo della Calabria e su presunti ostacoli agli accertamenti. Problemi ed ostacoli che Luigi De Magistris, già titolare di Why not, denunciò come interni alla Procura di Catanzaro.
Tra l'altro l’effettiva destinazione dei fondi europei è proprio al centro di Why not. Stiamo parlando di un' inchiesta giudiziaria particolarmente scottante sottratta a De Magistris con l’iscrizione dell’allora Ministro della Giustizia Clemente Mastella.
Il resto è noto: l’invenzione dei media d’una guerra fra le procure di Salerno e Catanzaro, la disinformazione della grande stampa e la conferma, dal Tribunale del Riesame di Salerno, della legittimità del "decretone" firmato da Apicella, in cui per magistrati e politici di Catanzaro, sono ipotizzati gravi reati.
A Roma sono arrivati rappresentanti di Movimenti da Milano, da Napoli, da Firenze, da Messina, da Pordenone, da Cagliari, da Venezia, da Siena, da Grosseto, da Civitavecchia, da Cosenza, da Genova, da Palermo, da Bari, da Modena, da Bologna e da altre città d'Italia. Perfino dalla Svizzera, dalla Francia, dall'Inghilterra, dalla Spagna e dagli Stati Uniti, dove ora con il Presidente Obama si respira un'altra aria.
Le persone di cultura, dello spettacolo, dei movimenti, della politica, arrivati a Roma, a Piazza Farnese, hanno compreso cosa sta accadendo in Italia e che le priorità del Paese sono legalità e giustizia come già avevano compreso i partecipanti alla manifestazione di Cosenza, dopo l’avocazione delle indagini di Why not.
Con la loro partecipazione alla causa della giustizia, hanno anche aderito alla causa della Calabria. Infatti in Calabria, dalla morte di Fortugno, nulla è cambiato poichè, come nel resto d'Italia, la dipendenza delle masse dalla politica zittisce la società e la TELEVISIONE DEL GRANDE FRATELLO ADDORMENTA GLI ITALIANI.
Claudia Baglioni
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