ROMA - (UnoNotizie.it) - Quello che segue è lo stralcio della notifica di rinvio a giudizio a carico di ben 19 cittadini, la maggior parte anziani, residenti nel XV Municipio, zona Colli del Sole, “…..perché, in concorso tra loro e in esecuzione di un medesimo disegno criminoso, attuato nel quadro di una manifestazione di protesta diretta ad impedire la costruzione e attivazione di un impianto ricetrasmittente al servizio di una rete di telefonia cellulare, ritenendo sussistente un pericolo per la salute pubblica e nonostante l’infondatezza di tale timore, in quanto si trattava di attività autorizzata dalle autorità competenti, …..”.
La vicenda non può non suscitare scalpore e indignazione per la piega giudiziaria che ha inaspettatamente assunto. Circa due anni orsono un gruppo di cittadini di via Chiusdino (zona Colli del Sole), preoccupati per la notizia che un loro vicino stava eseguendo lavori nel proprio giardino per l’installazione di una mega antenna di telefonia mobile (circa
Successivamente, il Consiglio municipale trattò la questione, approvando all’unanimità una mozione, in cui auspicava la ricollocazione dell’impianto in altra area ritenuta più compatibile; grazie a quella dirompente iniziativa istituzionale fu avviato il confronto con le parti, che, dopo elaborata trattativa, condusse ad un accordo, per cui il gestore di rete mobile rinunciò a quel sito.
Ma quando sembrava che tutto si fosse concluso per il meglio arrivò la notizia degli strascichi giudiziari: il pubblico ministero, valutata la relazione sui fatti, ha ritenuto di contestare il reato di concorso in violenza privata, chiudendo l’indagine con la richiesta di rinvio a giudizio per 19 inermi cittadini, per lo più anziani, che, a nostro giudizio, hanno avuto la “colpa” di preoccuparsi per le possibili conseguenze sanitarie di una potente sorgente di inquinamento elettromagnetico nelle vicinanze della propria abitazione.
Domani si svolgerà la prima udienza, tra lo sconcerto generale, ma la cosa ancora più grave è che il XV Municipio, a cui è spettata una parte attiva e decisiva, sia nei fatti di quella giornata, sia nelle trattative per individuare una soluzione alternativa, risulta clamorosamente defilato!
Ci auguriamo che il Presidente Paris e la sua Giunta rompano il muro di silenzio e decidano di assolvere per tempo alla dignitosa funzione di schierare il Municipio a fianco delle legittime ragioni avanzate dai cittadini, vittime, ancora una volta, degli effetti perversi di interessi economici estranei ai principi e valori a cui si ispira la nostra Costituzione.
Il Coordinamento dei Comitati romani contro l’Elettrosmog assicura la propria piena solidarietà e sostegno alle vittime di “Antenna Selvaggia” e, se occorre, farà la sua parte, intervenendo al processo, per testimoniare sullo svolgimento dei fatti e dimostrare la fondatezza dei timori per la salute pubblica nei confronti dell’elettrosmog.
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