TUSCIA (VITERBO) - Da più parti è considerato un rischio, a partire dal sostituto procuratore antimafia nazionale, Luigi De Ficchy, secondo il quale è necessario un controllo in partenza.
Prevenire, prevenire e prevenire. Stefano Signori, presidente di Confartigianato imprese di Viterbo, non ha dubbi. “Raccolgo – ha detto il massimo dirigente dell’Associazione viterbese – l’appello lanciato dal segretario della Filca-Cisl di Viterbo, Fabio Turco, che ha proposto una task force tra tutti quegli attori che hanno la possibilità di monitorare gli appalti sulle grandi opere previsti sul nostro territorio.
A partire dalla lottizzazione residenziale di 190 mila metri cubi sul litorale di Montalto di Castro per arrivare all’autostrada Civitavecchia-Livorno per arrivare allo scalo aeroportuale di Viterbo. Crediamo possibile e necessario, quindi, un tavolo sotto la guida della prefettura, a cui dovrebbero partecipare sia le associazioni di categoria che i sindacati ma anche tutti quegli organi di vigilanza, tra cui la Guardia di Finanza, dove ognuno potrebbe mettere a disposizione le proprie conoscenze nei settori di competenza proprio per prevenire rischi.
Chiediamo allora – aggiunge il presidente di Confartigianato imprese di Viterbo – un maggior monitoraggio su alcuni aspetti legati agli appalti ed ai subappalti per garantire le imprese che operano sul territorio con legalità. Altro aspetto da seguire è quello legato alla sicurezza nei cantieri su cui è indispensabile un’osservazione continua anche perché il settore delle costruzioni è uno dei più esposti”. Stefano Signori chiede, inoltre, di agire subito, in tempi non ancora indiziati in pieno per varare un programma di misure. Programma da condividere tra tutti gli attori del tavolo attraverso la messa in rete di dati informativi e di documenti, la cui consultazione e analisi delle varie parti interessate possa permettere di assumere decisioni.
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