Sono molti i valori che animano la Valle della Loira dopo
l’iscrizione a Patrimonio Mondiale UNESCO, sono tutti ancorati in un processo
di valorizzazione sostenibile delle aeree naturali e dei castelli, che sono il
nucleo della sua identità e della sua fama mondiale.
Attualmente, la collaborazione tra il Comité Régional de Tourisme Centre-Val de Loire e Toscana
Promozione Turistica, siglata nel mese di marzo con un progetto nel segno del
Rinascimento, sta manifestando i sui primi frutti nel mese di giugno: due
mostre-evento in tema, al Castello di Villandry nella Loira, con le immagini
della Toscana di Marcello Sestini, si protrarrà
fino al 17 settembre e a Firenze, nel Palazzo della Regione, con le foto aeree
dei Castelli della Loira di Alex MacLean, visibile fino a fine luglio.
Il territorio rurale della Loira fa sì che sia il luogo
ideale per le attività all’aria aperta e nelle giornate estive, ci si rilassa o
si pratica uno sport acquatico nelle zone balneari e nei centri ricreativi
della Valle: laghi, bacini e fiumi che mettono d’accordo tutti i gusti delle
famiglie. Remare sulla Loira e i suoi affluenti è possibile in kayak o in
canoa, ma si può anche noleggiare un’imbarcazione senza patente nei canali dove
c’è assenza di corrente, come il Canale di Cosson che passa per il castello di
Chambord. Anche ripercorrere la storia della navigazione della Loira è
possibile, in un’interessante esperienza con i battellieri che svolgono anche attività
di guide naturalistiche.
I 5000 km di itinerari e piste ciclabili rendono la Valle
della Loira la destinazione per eccellenza per gli amanti delle due ruote. La Loire à Vélo è un itinerario
ciclabile di 900 km accessibile a tutti, costeggia la Loira con i suoi vigneti
e castelli e da quest’anno un passaporto ratificherà ogni tappa percorsa.
L’art de vivre
alla francese chiama sicuramente a una visita alle cantine con degustazione di
vini del territorio, con pic-nic nei vigneti, laboratori di cucina o visite
nelle antiche cantine dei castelli. La prestigiosa collezione di giardini è un
piacere da vivere nel relax, costituisce l’eredità rinascimentale della
regione. Tutto si concentra nello spazio scenico dei giardini: l’arte della
botanica, la raccolta delle piante selvatiche, la produzione di cosmetici, la
narrazione di gesta antiche e il moderno savoire-faire
dei giardinieri.
Natura, cultura e anche appuntamenti imperdibili: dal 20 al 24 settembre 2023 torna il
Festival della Loira a Orléans, il più grande raduno europeo biennale della
marina fluviale con 200 barche, 700 marinai e 500 artisti: cinque giorni di
feste, spettacoli nautici e grandi eventi serali. Il tema del 2023 sarà la
celebrazione del fiume canadese Saint-Laurent e i marinai dei Paesi Bassi.
Tra le soluzioni per soggiornare nella terra dei castelli,
oltre alle regali dimore ci sono anche i soggiorni all’aria aperta ideali per
muoversi con un gruppo di amici. Soggiorni “glamping” e capanne originali
fioriscono immerse nella natura e consentono di staccare la spina dai format
vacanzieri.
Il fil rouge con
il Rinascimento italiano lo si trova quasi in ogni castello che si visita:
architetture, tracce storiche inequivocabili di un incontro culturale tra la
Francia e l’Italia e di una trasformazione creativa. Questa ricerca di
coincidenza e vicinanza che si scopre nel viaggio nella Loira è la sorpresa più
piacevole per chi voglia conoscere le radici della cultura e le felici
contaminazioni europee del tardo rinascimento.
Infatti è in questa regione che ci è consentito di seguire
le tracce di Leonardo da Vinci negli ultimi anni della sua vita e conoscere lo
scambio culturale tra l’Italia e la Francia nel momento del Rinascimento, uno
scambio che ha determinato la nascita di uno stile rinascimentale francese e
continua ancora oggi.
Invitato da Francesco I a trasferirsi in Francia, Leonardo
arrivò al Castello di Clos Lucé con
tre quadri, uno dei quali è la Gioconda e venne nominato “Primo pittore,
ingegnere e architetto del re”. Qui ad Amboise, a 400 metri dal castello reale,
il genio fu libero di sognare, pensare e lavorare, moltiplicò i progetti e
perfezionò le sue opere, si concentrò su urbanistica e opere idrauliche, progettò
di prosciugare le malsane paludi della Sologne, nella Valle della Loira,
contribuendo alla sua valorizzazione. Nel 1518 realizzò a Clos Lucé una grande
festa, una magia notturna, la Festa del Paradiso, la volta celeste stellata con
il movimento degli astri. Lui ispirò l’architettura del castello di Chambord con il progetto della pianta
centrale a croce e quello della scala a doppia rivoluzione. Contribuì fino alla
fine a perfezionare due dei tre capolavori portati dall’Italia, San Giovanni
Battista e Sant’Anna, rimasti incompiuti alla sua morte nel 1519.
Attualmente Clos Lucé è un luogo di trasmissione
dell’eredità universale, non soltanto un luogo di memoria, ma anche un luogo di
vita, come vuole il Presidente del castello François Saint Bris e il Parco
Leonardo da Vinci, dove ogni giorno visitatori e scolaresche passeggiano
liberamente, consente, attraverso un percorso ludico e iniziatico, di
comprendere la genialità multidisciplinare dell’homo universalis, il matematico, l’urbanista, l’architetto,
l’atomista e lo scienziato, l’ingegnere e militare e il grande artista. Oltre
la galleria delle opere d’arte, una sala sperimentale multimediale permette di
vivere il sogno del volo di Leonardo in un videogioco immersivo in uno
spettacolo imperdibile.
www.valledellaloira-francia.it www.france.fr/it www.vinci-closeluce.com - www.nouvelles-renaissances.com
Laura Testa
Commenti |
||
nessun commento... |