Dal 2016 l’Università degli Studi di Verona conduce una campagna d’Indagini archeologica nell’area della Domus del Mitreo in zona Pian della Regina.
Sono venuti alla luce diversi ambienti di una domus di epoca romana e più precisamente epoca Augustea.
Successivamente lo scavo si è interrotto per dare spazio all’utilizzo della “Magnetometria”(metodo più veloce ed economico)
Questa ha dato, e dà modo di avere una veduta delle strutture archeologiche dal sottosuolo della Civita di Tarquinia.
Attraverso la Magnetometria negli ultimi mesi è stato possibile individuare il sito corrispondente all’antico Foro di Tarquinia. Per mezzo della misurazione Magnetometrica e la misurazione del magnetismo in superficie, sono emersi dati al quanto interessanti, quali una piazza rettangolare con fontana, una basilica connessa alla piazza, e poco lontano anche un macellum (mercato di epoca romana), alcune strutture termali e intorno diverse abitazioni.
L’insieme delle strutture sono state tutte localizzate poco lontano dall’Ara della Regina.
Nell’area Nord-Est (sempre attraverso la Magnetometria) è stata identificata una strada che conduce verso la porta che permetteva l’accesso dalle mura in città.
Ma cosa è la Magnetometria?
La magnetometria è una tecnica per misurare l’intensità del campo magnetico terrestre e rivelarne le anomalie.
In ambito archeologico quindi, si possono rivelare formazioni sepolte considerando le proprietà del terreno e quindi la presenza di metalli, laterizi, ecc…
Attraverso la magnetometria applicata all’archeologia,
si può indagare il terreno con molta rapidità ma soltanto in superficie e,
pertanto le indagini non sono in grado di fornire ne la profondità delle
strutture ne la loro datazione.
Occorre studiarle in maniera più precisa attraverso scavi archeologici e ricerche . Siamo pertanto in attesa di recuperare ancora altri tesori nascosti nella bellissima Tuscia, se non altro perché il territorio continua sempre a sorprenderci.
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