Negli ultimi sette anni si sono registrati numeri in aumento di visitatori italiani e stranieri; nell'anno che lasciamo alle spalle 2020, sono aumentati notevolmente i visitatori italiani. Complice è stato anche l'impossibilità di svolgere viaggi all'estero per via del covid, concentrando l'interesse sul Bel Paese.
La Tuscia ha avuto un incredibile e inaspettato successo, in particolare Civita di Bagnoregio.
Questa località così suggestiva ricca di storia e di cultura, è tra le poche a vantare il suo quadro di interesse comunitario; l'abitato ed il complesso architettonico si relaziona perfettamente con il territorio e con esso, la natura circostante.
Da visite di interesse storico-culturale si passa alle escursioni lungo le gole della Valle dei Calanchi; le strutture architettoniche di manodopera umana si confondono completamente con le architetture di origine geologica.
Forse sono tutti questi elementi a rendere unica Civita di Bagnoregio tanto da essere inserita nella lista dell'UNESCO.
Il comune dell'alto Lazio, conosciuta anche con il nome di "Città che Muore", ha tutte le qualifiche per entrare a farne parte. Il territorio che la circonda, il paesaggio caratteristico si sposa perfettamente con la struttura architettonica prima etrusco, poi romana ed infine medievale, e questo permette di avere un quadro di una città, che nonostante sia stata abbandonata per inagibilità, nonostante il nome assegnatogli, ha ancora voglia di VIVERE.
La città di Civita di Bagnoregio poggia su uno sperone tufaceo, tutt'oggi soggetto al continuo sbriciolamento, creando danni agli abitati e altri edifici. Per questo la situazione geologica ha costretto gli abitanti ad abbandonare il borgo. Lo spopolamento ha contribuito ad assegnare il nome anche di "Città Fantasma".
La situazione però non ha posto limiti alla candidatura del "borgo tra i più belli d'Italia, alla lista dell'Unesco.
E' proprio il primo cittadino Luca Profili ha raccontarci le tappe di questa bellissima avventura:
"Il percorso è iniziato insieme alla regione Lazio nel maggio 2015. Al lancio aderirono oltre il governatore Nicola Zingaretti, anche numerose personalità della cultura, dell'arte e dello spettacolo, ma anche numerosi cittadini. Poi nel marzo 2017siamo entrati nella Tentative List italiana dell'UNESCO.
Successivamente abbiamo iniziato a lavorare al dossier e al piano di gestione. Il tutto è stato consegnato i primi di gennaio di quest'anno.
Ieri 20 gennaio la bella notizia"
Il consiglio Direttivo della Commissione Nazionale Italiana per l'Unesco ha confermato e presentato la documentazione che verrà esaminata dal Comitato del Patrimonio Mondiale nel 2022.
Sempre Luca Profili ci spiega: " la notizia ci ha dato una grande soddisfazione, ora inizia una nuova fase molto bella, con la speranza che nel 2022 Civita possa diventare Patrimonio UNESCO."
E noi italiani e l'Italia non può che sperare lo stesso...
Tatiana Melaragni
per approfondimenti sulla città di Civita di Bagnoregio potete consultare il blog
https://archeologiaepaesaggio.wordpress.com/2021/01/21/civita-di-bagnoreggio-rappresentante-della-bellezza-italiana-nel-mondo/