Ultime news - unonotizie.it - L’Umbria è una regione invitante tutto l’anno, ma lo è ancora di più con una promozione turistica che valorizza il territorio ma anche le tradizioni e l’intrattenimento. “Umbria Emozione Unica” gode di un investimento complessivo di 750 mila euro attraverso una pluralità di canali coinvolti nei mesi di aprile e maggio in un media mix molto articolato: circuito Grandi Stazioni, mezzi dinamici nelle principali città italiane, web nazionale ed estero, stampa nazionale, radio. Diverse le declinazioni realizzate per invitare a percorrere il territorio in lungo e in largo: il bello di percorrere l’Umbria a piedi, destreggiarsi in sella ad una bici, addentrarsi e rimanere sorpresi dall’autenticità dei suoi borghi, cercare il piacere del palato nelle sue ricette più tipiche, vivere i fasti gloriosi del medioevo con le rievocazioni storiche tra duelli e abiti sontuosi o lasciarsi contagiare dalla musica dei “big”. La nuova campagna adv per raccontare tutta la bellezza della primavera nel cuore verde d’Italia è stata presentata il 4 aprile a Roma nella cornice artistica di grande prestigio di Palazzo Merulana, in un evento organizzato dall’agenzia The Gate Communication, a cui hanno partecipato Catiuscia Marini Presidente Regione Umbria, Fabio Paparelli Vice Presidente Regione Umbria e Assessore al Turismo, Antonella Tiranti Dirigente del Servizio Turismo della Regione, Marco Pierini Direttore Galleria Nazionale dell’Umbria, Giampiero Rasimelli di Umbria Jazz, Paolo Morbidoni dell’Associazione Strade dell’Olio e il maestro Renzo Arbore Presidente della Fondazione Umbria Jazz.
I ponti di fine aprile e la Pasqua sono il periodo giusto per conoscere e godere a pieno delle bellezze. In tutto il territorio umbro la festività si celebra come da sempre rimanendo salda a quelle tradizioni autentiche che trovano radici in tempi remoti periodo di grande misticismo, di grandi appuntamenti che si susseguono durante la Settimana Santa nel cuore verde d’Italia. Vivere la Settimana Santa qui, in una terra di antica spiritualità, che ha dato i natali a molti Santi, è un’esperienza unica. Nei borghi con i loro vicoli e le piazze, nei centri abitati più estesi, in ogni dove ci si raccoglie in preghiera tra le luci soffuse delle candele e le litanie di uomini e donne che accompagnano i più solenni momenti.
E’ il venerdì santo – sarà il 19 aprile - quello dedicato alla processione del Cristo Morto. Succede ad Assisi, luogo da sempre impregnato di misticismo, che per questa occasione vede la partecipazione di tutte le confraternite della città con un corteo che parte dalla Cattedrale di San Rufino solo con la statua della Madonna Addolorata a cui si aggiunge la statua del cristo morto dopo la tappa nella Basilica di San Francesco. Manifestazioni simili sono in programma anche nel comprensorio della Valnerina, a Cascia, Monteleone di Spoleto e a Norcia. Particolarmente suggestiva è in quest’ultima con 400 figuranti in una processione che si snoda lungo le mura cittadine ove le scene della Via Crucis sono drammaticamente rappresentate in quadri viventi: la crudezza della rappresentazione cresce man mano che ci si avvicina alla crocifissione: si provano i brividi quando da lontano si cominciano ad intravedere le croci sulle quali tre uomini rivivono e fanno rivivere un dramma del quale ogni uomo si sente partecipe. Anche a Gualdo Tadino si porta in processione il Cristo morto.
Un rito antichissimo che ricostruisce, attraverso 14 quadri e 200 personaggi, la Passione di Cristo, secondo la tradizione medievale tramandata dalla “Confraternita dei raccomandati”. La processione penitenziale si snoda per le vie del centro storico, accompagnata dal Cantico delle Laudi Sacre (dal Laudario Lirico Gualdese del 1200) e dal canto del Miserere. Ma i riti di Pasqua in Umbria non sono solo quelli legati alla religione. Pasqua è anche convivialità, voglia di stare assieme, nelle piazze come in tavola. La domenica è usanza sfidarsi all’ultimo uovo. E’ la tocciata o ciuccittu, una gara davvero singolare dove i giocatori si dispongono in centro con un uovo sodo in mano e a turno si picchia l'uovo dell'avversario. Chi rimane con l'uovo integro va avanti nella gara, mentre chi ha l'uovo rotto viene eliminato. La tradizione vuole che chi vinca la gara porti a casa le uova degli avversari sconfitti, per condividerle con la famiglia nel corso del pranzo pasquale.
L’uovo è anche al centro di un singolare concorso che si tiene ogni anno a Civitella Sul Lago. Fino al 17 aprile è possibile partecipare con la decorazione dei gusci delle uova utilizzando ogni tecnica di esecuzione possibile. Le creazioni saranno in mostra, dal giorno di Pasqua fino al 1 maggio, giorno poi della premiazione. Le opere resteranno poi in esposizione permanente presso il “Museo dell’Ovo Pinto”. La regina indiscussa di tutto il periodo è il lato enogastronomico dell’Umbria, a cominciare della torta di pasqua, chiamata anche pizza di pasqua nel ternano o crescia nell'eugubino. Una torta salata a base di uova, farina e formaggi misti, soffice e gustosa, che nella tradizione veniva preparata dalle donne di famiglia il Giovedì Santo. Sottoposta ad una lunga lievitazione e poi cotta in forno a legna, non poteva essere consumata prima della mattina di Pasqua.
In Umbria, ancora oggi la domenica si celebra con questa prima colazione speciale a base di torta al formaggio, capocollo, uova sode, tutto rigorosamente benedetto. La mattina del Sabato Santo, infatti, le famiglie sono solite preparare un cestino contenente la tipica torta salata, del sale, le uova, alcuni salumi, il pane, del vino e la ciaramicola , un dolce tipico per i residenti nel Perugino e portarlo in chiesa per la benedizione dei cibi. Questi alimenti hanno un elevato contenuto simbolico riconducibile alla tradizione cristiana: l'uovo che rappresenta la resurrezione, il pane emblema di Cristo come ‘pane di vita', il vino che aggiunge il simbolismo del sangue di Gesù, la carne che evoca il concetto di sacrificio.
Nel corso della giornata si prosegue con un grande pranzo che prevede la preparazione di una pasta fatta in casa come gli "agnolotti' ripieni di carne, le tagliatelle, i tortelloni di Norcia o gli strangozzi spoletini, a seconda della zona o della tradizione di famiglia. Come secondo piatto, tipico della Pasqua Umbra è sicuramente l'agnello, che viene cucinato arrosto e servito con delle fette di limone per esaltarne al massimo il sapore. Tipica dell'orvietano, della Valnerina e delle zone del Trasimeno è invece la preparazione della Torta di Pasqua dolce, ricca di spezie e canditi. Non può mancare la Colomba Pasquale - diffusa in tutta Italia - simbolo della resurrezione di Gesù e messaggio di pace, il più importante che questa festività possa trasmettere dal punto di vista religioso. In Umbria, tra gli ulivi della Fascia Olivata, quelli che circondano il borgo di Trevi, Capitale dell’Olio extravergine di oliva, il 27 e 28 aprile 2019 si terrà “Pic&Nic. Arte, musica e merende tra gli ulivi”. Il famoso “Pic&Nic a Trevi” con lo sportino a quadri bianchi e rossi, compie 12 anni, una ricorrenza che non tramonta. Un evento semplice, che riesce a richiamare l’attenzione dei più giovani, delle famiglie, ma anche dei meno giovani. Un’occasione per festeggiare l’arrivo della primavera, per tornare bambini mangiando e giocando tra gli ulivi. Il Pic&nic sarà preparato con prodotti del territorio a Km 0, si terrà tra gli Ulivi di Villa Fabri dalle ore 12 alle ore 17, sarà anche Gluten Free e per i bambini è previsto un “mini PicNic”.
E se poi si ha voglia grande musica, anche a Pasqua, immancabile è l’appuntamento con “Umbria Jazz Spring” a Terni, dal 18 al 22 aprile. E’ il più importante evento in Italia dedicato alla black music. Una sessantina di eventi, quasi tutti ad ingresso gratuito, con oltre 100 artisti in cartellone. Quest’anno il festival si fa in quattro: GOSPEL, SOUL, BLUES &......JAZZ, recitano i sottotitoli della manifestazione ternana, quasi a rappresentare sinteticamente la volontà di esplorare i diversi filoni della musica Nera. Musica, in realtà, che partendo dalle sue radici afro-americane è diventata patrimonio del mondo ed espressione condivisa in tutti i continenti, anche attraverso i numerosi filoni da essa generati. GOSPEL, il canto corale della fede e del sentimento religioso, attraverso il quale la comunità testimonia la speranza che nasce dalle parole del Vangelo.
SOUL, la forza delle emozioni che vengono dal profondo dell’anima, che poggia sulla forza trascinante del ritmo. BLUES, “la musica del diavolo”, a cui affidare il racconto delle difficoltà materiali del vivere quotidiano, ma anche la solitudine, la malinconia esistenziale. JAZZ, infine, in cui Gospel, Soul e Blues, trovano, assieme a molto altro (le diverse tradizioni musicali europee, non ultime quelle italiane) la sintesi virtuosa, capace di far nascere la musica più vitale e planetaria del Novecento. Ascoltata dappertutto, suonata dappertutto: il linguaggio sonoro universale per eccellenza. Tutti questi generi, del resto, sono strettamente intrecciati tra loro, nella sostanza ancor prima che negli aspetti formali, e talvolta sono difficilmente distinguibili. Insieme, definiscono i contorni della migliore Black Music nata in territorio americano. A tutto questo si ispira, per quanto riguarda i contenuti musicali, il festival primaverile di Terni, che dalle due precedenti edizioni eredita la formula, che prevede - come del resto avviene nei festival estivi e invernali di Umbria Jazz - eventi concentrati nel cuore della città e senza soluzione di continuità.
La scelta degli spazi è stata fatta in coerenza con i generi musicali e per fornire a questi gli ambienti più idonei. Nei club, quindi, il jazz, per recuperare la sua atmosfera storicamente più tipica; nel Santuario di San Francesco, luogo di preghiera e di ritrovo della comunità dei credenti, il gospel; nel CAOS, spazio di arte, produzione culturale e aggregazione, il blues, il soul ed i filoni più trasversali. Anche per i pochi concerti a pagamento (in pratica, quelli al teatro Secci) il prezzo del biglietto è molto ridotto, 10€ inclusa la prevendita. Nei club l’ingresso è gratuito con l’obbligo della consumazione. Precisa, in questo senso, la volontà della Fondazione Umbria Jazz, di concerto con le Istituzioni, di rendere il più accessibile possibile il festival.
Umbria Jazz Spring è promossa ed organizzata dalla Fondazione di Partecipazione Umbria Jazz con il sostegno della Regione Umbria e con il fondamentale contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Terni.
Per informazioni: www.umbriatourism.it e www.picnicatrevi.it
Laura Testa
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