25 novembre giornata internazionale contro la violenza alle donne
Donne provenienti da tutta Italia, rappresentanti di 50 Centri Antiviolenza e Case delle Donne, che in questi vent’anni di attività hanno dato voce, studi e saperi a migliaia e migliaia di donne che sono uscite dalla violenza ed hanno conquistato libertà, hanno costituito a Roma il 29 settembre l’Associazione Nazionale D.i.Re contro la violenza (Donne in Rete contro la violenza) Onlus.
La nascita dell’associazione Nazionale D.i.Re è un grande successo per il movimento delle donne e vuole essere punto di riferimento per favorire la sensibilizzazione e gli interventi adeguati ai bisogni e ai desideri delle donne in un contesto dove la violenza contro le donne si fa più feroce e le loro condizioni di vita diventano sempre più difficili. In un momento politico come quello attuale, assume un particolare senso la scelta di esprimere la propria soggettività politica a livello nazionale per continuare a battersi per prevenire e sconfiggere la violenza alle donne.
L’associazione Erinna rappresenta il Lazio nel consiglio nazionale di D.i.Re ed è una delle quattro associazioni, attive da anni contro il fenomeno della violenza di genere, che risponderanno, in qualità di esperte, alle richieste delle donne che si rivolgeranno allo sportello on line nel sito di PANGEA www.sportelloantiviolenza.org/forum.
Vogliamo evidenziare come la violenza in famiglia sia considerata ancora fatto secondario rispetto ad altri reati. Un nostro organo di stampa così titolava pochi giorni fa : “PADRE UBRIACO DANNEGGIA UN BAR E TIENE ILLEGALMENTE IN CASA UN BOA, DUE IGUANA E DIVERSE ARMI DA TAGLIO: DENUNCIATO” è stato denunciato, come si evince dall’articolo, per aver danneggiato il bar, per non aver dichiarato, secondo la legge, di possedere animali esotici e per avere in casa illegalmente delle armi da taglio. Soltanto dopo venivano nominati i minori in situazione precaria e i segni delle percosse addosso alla moglie.
A Roma, sabato 22 novembre 2008 ci sarà la Manifestazione nazionale contro la violenza maschile sulle donne: fino a quando in tutto il mondo le violenze sulle donne e sulle bambine saranno perpetrate nel silenzio e nell’indifferenza generali, fino a quando si consumeranno abusi e prepotenze contro le donne sul luogo di lavoro, fino a quando i corpi femminili saranno oggetto di sfruttamento sessuale, noi tutte continueremo a scendere in piazza per chiedere unite che la violenza di genere cessi, che venga chiamata col suo nome e combattuta dalle istituzioni e dalle politiche locali, nazionali e internazionali.
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