Quest'anno, complice la crisi dei consumi, sarà in media di 140 euro, il 13,5% in meno rispetto allo scorso anno. "Sarà il Natale più freddo degli ultimi anni dal punto di vista dei consumi - commenta Carlo Pileri, Presidente dell'Adoc - con la riduzione del potere d'acquisto e i rincari irragionevoli in quasi tutti i settori, i consumatori faranno fatica a dedicare parte dei loro introiti a spese extra come i regali. Rispetto all'anno passato, la spesa media di una famiglia per i regali sarà minore del 13,5%, per un calo del giro d'affari pari a circa 380 milioni di euro. Una crisi degli acquisti generata anche dall'impossibilità di utilizzo della tredicesima, di cui l'85% servirà a pagare le scadenze mensili. Un salasso perle famiglie, che praticamente l'hanno già spesa prima di incassarla e che oggi più che mai fanno affidamento sul surplus di stipendio per fronteggiare la crisi. Un surplus che riteniamo debba essere detassato, in modo da fornire un minimo ritorno economico. Con quest'intervento, infatti, le famiglie avrebbero a disposizione, in media, 300 euro in più. Di cui il 60% potrebbe essere dedicato agli acquisti e ai regali". Tra i regali più gettonati, l'Adoc segnala l'aumento dei prodotti hi-tech e dei prodotti per la salute e il benessere, in calo le confezioni alimentari e l'abbigliamento. "La tendenza di quest'anno è regalare qualcosa di utile e duraturo, come i prodotti tecnologici, i cui acquisti aumenteranno del 3% rispetto al 2007, o per il benessere della persona, in crescita del 4% - conclude Pileri – visto i pochi soldi a disposizione si preferisce regalare qualcosa che duri nel tempo o che sia di conforto psicofisico in questo momento di grande stress economico. In rialzo anche i prodotti equosolidali (+2%), mentre calano vistosamente le confezioni alimentari (-3%), settore che ha subito gli aumenti più consistenti nell'ultimo anno, e il settore abbigliamento (-5%), che già durante l'anno ha segnato una flessione negativa, che neanche i saldi sono riusciti ad invertire. Saldi che riteniamo debbano essere anticipati almeno al 20 dicembre. In altri Paesi, come negli StatiUniti, la stagione dei saldi parte a fine novembre, in Inghilterra prima di Natale. Con l'anticipo si potrebbe fornire uno slancio ai consumi natalizi, con vantaggi sia per le famiglie che per i commercianti. " Per Adoc la maggioranza degli acquisti si effettuerà nei centri commerciali e outlet, e la fascia di prezzo più gettonata per un singolo regalo sarà tra i 20 e i 40 euro. "Il 68% dei consumatori acquisterà i regali nei centri commerciali e negli outlet - conclude Pileri - mentre il restante si dividerà tra negozi online (10%), sempre più in crescita, mercatini (6%), dove è ancora possibile fare buoni affari e esercizi tradizionali. Quest'ultimi stanno profondamente pagando la crisi economica, nei centri storici, mediamente, il 20% dei piccoli esercizi ha chiuso o è in procinto di farlo. Per quanto riguarda il singolo regalo, il33% spenderà tra i 20 e i 40 euro, il 28% limiterà la spesa ad un massimo di 20 euro, mentre solo il 14% pagherà più di 60 euro. L'ennesimo segnale di una grande e profonda ferita nell'economia delle famiglie".
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