Questa è l’Onda. Oltre 300 mila studenti, arrivati a Roma con treni e autobus da tutta Italia, si sono messi in marcia, dalla Sapienza, per il corteo nazionale lanciato dalle università in mobilitazione. Un’intera generazione in rivolta che ha dato vita ad un corteo gioioso ma nello stesso tempo determinato. L’obiettivo era stato pubblicamente annunciato da più di una settimana: accerchiare Palazzo Chigi, per garantire la libertà di espressione sotto i palazzi della decisione politica e gridare “in faccia” al governo illegittimo lo slogan di queste settimane: “Non pagheremo noi la vostra crisi”. Arrivati su largo Argentina, dopo piazza Venezia, il corteo degli studenti si è diviso in spezzoni che hanno iniziato a percorrere i vicoli che portano al Senato e a P.zza Montecitorio. L’Onda non si è fermata davanti agli sbarramenti delle forze dell’ordine ma ha preso direzioni imprevedibili per poi ritrovare tutta la sua potenza devastante davanti al palazzo del potere. Dopo l’assedio a Montecitorio l’Onda incontrollabile ha proseguito bloccando la viabilità delle strade centrali della capitale per rientrare successivamente nella Sapienza occupata. Inizierà, proprio alla Sapienza, una due giorni di assemblea nazionale con migliaia di studenti che darà vita al manifesto dell’autoriforma dell’università.
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