Ultime news - UnoNotizie.it - In Italia − secondo i dati Istat − vivono in uno stato di
povertà 1 milione 582 mila famiglie, un totale di quasi 4,6
milioni di individui. Si tratta del numero più alto dal 2005
ad oggi; e si tratta, parlando di povertà assoluta, della
forma più grave di indigenza, quella di chi non riesce ad
accedere a quel paniere di beni e servizi necessari per
una vita dignitosa. Le situazioni più difficili sono quelle
vissute dalle famiglie del Mezzogiorno, dalle famiglie con
due o più figli minori, dalle famiglie di stranieri, dai nuclei
il cui capofamiglia è in cerca di un’occupazione o operaio
e dalle nuove generazioni.
Un elemento inedito messo in luce nel rapporto e
che stravolge il vecchio modello di povertà italiano è
che oggi la povertà assoluta risulta inversamente proporzionale
all’età, diminuisce all’aumentare di quest’ultima.
La persistente crisi del lavoro ha infatti penalizzato(o meglio, sta ancora penalizzando) soprattutto giovani
e giovanissimi in cerca “di una prima/nuova occupazione”
e gli adulti rimasti senza un impiego.
Accanto alle fonti della statistica pubblica il rapporto
dedica ampio spazio ai dati raccolti presso i Centri di
Ascolto promossi dalle Caritas diocesane o collegati
con esse (i dati sono stati raccolti presso 1.649 CdA, dislocati
su 173 diocesi). Nel corso del 2015, le persone
incontrate sono state 190.465. Come nel passato, il
peso degli stranieri continua ad essere maggioritario
(57,2%) anche se non in tutte le aree del Paese; nel
Mezzogiorno la percentuale di italiani è infatti pari al
66,6%.
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