Il franchising di asili nido Il Pianeta
dei Bambini, che conta 24 affiliati in Lombardia, ha colto questa
esigenza e ha istituto lo Sportello Genitori, un servizio rivolto alle famiglie dei bimbi iscritti, che prevede la presenza, una volta al mese, di una esperta del settore specialista in tematiche infantili,
a cui potersi rivolgersi per chiedere consigli chiarire dubbi o
semplicemente per avere un momento di confronto. Nato due anni fa, registra un continuo aumento delle richieste:
«La società è molto cambiata: anni fa, dietro a una madre c'era una
rete di contatti e di figure femminili che aiutavano nella gestione del
bambino, oggi invece la donna si trova da sola, spesso lontano dalla
famiglia, e non sa come comportarsi» afferma Cristina Malvini,
fondatrice e coordinatrice pedagogica dei nidi Il Pianeta dei Bambini.
Allo
Sportello Genitori si ascoltano le difficoltà e le esigenze delle
famiglie, per trovare insieme delle strategie, che valorizzino il modo
di essere genitori. Il problema più frequente è la gestione del
capriccio: «Mamme e papà mi chiedono quando iniziare a dare delle regole
- afferma Federica Bottazzi, psicologa e psicoterapista specializzata
in psicoterapia sistemico relazionale -.
Il capriccio è l'espressione di
un bisogno del bambino, che va accolto, gestito e contenuto con
determinazione e pazienza». Purtroppo non esiste una ricetta valida per tutti per risolvere il problema, ma bisogna cercare la soluzione migliore per ogni caso:
«Il mio compito non è insegnare ai genitori cosa fare, ma dare una mano
per migliorare alcuni aspetti della crescita, sempre in accordo con i
genitori - spiega la psicologa -. Molti problemi che si riscontrano sono solo delle fasi,
nei bimbi fino a tre anni si susseguono molto veloci e i genitori fanno
fatica a starci dietro. Il mio lavoro è anche quello di trovare visioni
alternative a un problema, vedere le cose con lenti diverse. Non do
consigli, ma aiuto a trovare strategie funzionali. Anche solo parlarne,
in alcuni casi può aiutare».
Quello che si riscontra
dall'osservatorio dello Sportello Genitori, è proprio una diffusa
situazione di disorientamento nell'educazione dei figli da parte delle
famiglie: «Quello che vedo non è tanto l'incapacità dei genitori, quanto
la fatica a conciliare tutto: lavoro, casa, famiglia -
spiega Bottazzi -. È un problema che riguarda soprattutto le mamme, che
hanno difficoltà a far coesistere diversi parti di sé. Una volta una
donna era soprattutto madre, oggi la sua identità si vede nel modo in
cui riesce a conciliare tutti i ruoli che è chiamata a ricoprire. Spesso
tende a focalizzarsi solo su un ruolo, escludendo gli altri: bisogna
invece riuscire a farli convivere, visto che ogni parte arricchisce
l'altra. È un percorso che anch'io, madre di due gemelli di 8 anni, ho
fatto in prima persona».
Una novità positiva è la presenza sempre maggiore della figura paterna: «Oggi i papà gestiscono anche aspetti pratici della vita dei piccoli e manifestano il desiderio di conciliare lavoro e famiglia - prosegue la psicoterapista -. La figura del padre bilancia il rapporto madre-figlio, è la prima persona "di passaggio" con cui si interfacciano e veicola le altre relazioni che avrà il bambino».
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