Viterbo ultime news www.UnoNotizie.it - Il Movimento di Francoforte nasce a fine settembre quando centinaia di ragazzi provenienti da ogni angolo del vecchio Continente si sono ritrovati nella città tedesca, sede della Banca Centrale Europea, per criticare la politica economico-finanziaria delle Istituzioni comunitarie e, al tempo stesso, formulare una serie di proposte per rimettere i giovani al centro dell’agenda europea.
E’ proprio questa la caratteristica del Movimento. “Non siamo quelli che dicono no ad ogni costo – sostiene Jessica De Napoli, tra i ragazzi fondatori, che continua – ci distinguiamo da altre iniziative che si limitano ad occupare spazi e ad esprimere dissenso. Noi abbiamo formulato delle proposte e ora stiamo lavorando affinché possano essere valutate e accolte”.
“Durante l’assemblea d’istituto, grazie all’attenzione del preside prof. Luigi Valente, sempre attento alle problematiche dei giovani, abbiamo avuto l’opportunità di illustrare ai ragazzi il nostro progetto di innovazione culturale e di rivendicazione dei diritti che le giovani generazioni non possono disconoscere – evidenzia Daniele Sabatini. Siamo consci – aggiunge – delle difficoltà economiche e strutturali e degli effetti della crisi economica, sociale e valoriale a livello mondiale. In Italia, ad esempio, la disoccupazione giovanile ha superato il 35%, un laureato su quattro non trova lavoro. Vogliamo essere responsabili e propositivi. Il lavoro e le politiche occupazionali devono diventare priorità assoluta”.
Tra le principali proposte del Movimento si inseriscono un pacchetto di investimenti per rilanciare l'occupazione dei giovani, la difesa ed implementazione del Programma Erasmus, l'accesso al credito per i giovani imprenditori e il coinvolgimento delle organizzazioni giovanili all'interno del processo decisionale legislativo.
Intenzione del Movimento che in Italia è già sbarcato a Roma, Napoli, Padova e Catanzaro e che ha mosso i primi passi nella Tuscia, è quella di divulgare un sentimento di vera cittadinanza europea chiedendo però alle Istituzioni comunitarie di valorizzare un’Europa dei popoli e dei giovani e non un’Europa delle lobby e del potere finanziario.
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