LAZIO ultime notizie VITERBO – www.unonotizie.it - In qualità di rappresentante degli interessi delle categorie associative nel settore del commercio, l’Ascom di Viterbo non poteva astenersi dal dare un caloroso benvenuto ai ragazzi americani della School Year Abroad della Tuscia. In questi giorni, infatti, il Presidente dell’Ascom Confcommercio di Viterbo Franco Boccolini ed il Direttore Mauro Barlozzini si sono recati presso la scuola americana accompagnati dall’Ingegner Gianfranco Graziotti, Vicepresidente della Cooperativa Fidit Altolazio. Ad accoglierli hanno trovato quel tipico ambiente famigliare in stile anglosassone che, unito al fascino cinquecentesco del palazzo storico di Via Cavour sede della scuola, ha trasmesso una magica armonia di calorosa ospitalità.
Il Professor Patrick Scalnon, direttore del centro da circa dieci anni, ha accompagnato i suoi ospiti a visitare gli ambienti della scuola spiegando la filosofia della stessa e l’importanza per i ragazzi di vivere l’esperienza di un soggiorno studi all’estero. L’educazione e la precisione con cui i ragazzi americani hanno preparato la loro accoglienza per i rappresentanti della Confcommercio, rispecchia il tipico inquadramento dei prestigiosi college americani famosi in tutto il mondo.
Significativo è stato il momento della consegna della Targa di benvenuto da parte del Presidente Franco Boccolini al Professor Scalnon e ai ragazzi della scuola. Con questo gesto di cordiale ospitalità l’Ascom Confcommercio di Viterbo si è fatta in un certo senso rappresentante degli interessi culturali della città, perché essa possa darsi, accogliendo studenti americani sul suo territorio, un’opportunità continua di costante crescita e di significativo arricchimento su vari fronti.
La presenza di giovani studenti nel nucleo storico della Tuscia è il mezzo perfetto per esportare nel mondo un retaggio culturale tanto affascinante quanto forse sconosciuto in certi ambienti Oltreoceano. Da questa diffusione deriva poi un turismo prezioso, tanto per l’aspetto dell’arricchimento sociale e culturale, quanto per quello economico del commercio.
Creare delle efficienti condizioni di melting pot in realtà scolastiche ed universitarie più piccole rispetto a quelle delle grandi metropoli italiane significa far conoscere il nostro Paese più nel profondo, affinché ne risaltino non solo i grandi simboli dell’arte e della storia italiane, ma anche quei piccoli particolari tanto affascinanti quanto spesso sconosciuti e poco pubblicizzati.
La speranza è che un giorno un viterbese, trovandosi di passaggio nel Maryland o nel Nebraska, possa mettersi a conversare con un americano e che questi possa dire lui: “ Italia? Dove si trova il Palazzo dei Papi! Sono andato a studiare a Viterbo da ragazzo e mi è piaciuta molto!”