Lazio, ultime notizie Roma – www.unonotizie.it - Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il bando del «concorsone» per assumere 11.542 docenti nel biennio 2013-2014. A seguito del concorso il prossimo anno scolastico entreranno in ruolo 7.351 neo professori; i restanti 4.191 docenti saliranno definitivamente in cattedra nell'anno scolastico 2014-2015. I reclutamenti serviranno a coprire il 50% del fabbisogno, mentre l'altra metà sarà soddisfatto attraverso le graduatorie a esaurimento dei precari.
Il nuovo assetto del sistema scuola proposto dal Ministro Profumo, promuove sostanziali modifiche. Tra queste spiccano, senza dubbio,
quelle relative all’aumento delle ore lavorative e delle ferie estive.
Stando a quanto si apprende, infatti, sembrerebbe che l’orario di lavoro
settimanale per gli insegnanti passerebbe da un monte ore di 18 a 24 e
le ferie estive si allungheranno di quindici giorni. Il Ministro Profumo
ha, inoltre, specificato che il bando di concorso per l’assegnazione
delle cattedre verrà indetto ogni anno ma dai sindacati arriva una eco
di disapprovazione in quanto, per legge, il concorso dovrebbe essere
proclamato ogni tre anni, indirlo ogni anno significherebbe cambiare la
norma vigente e per ora nulla è stato fatto al riguardo.
Al concorso possono partecipare i docenti che hanno conseguito almeno un'abilitazione all'insegnamento entro quest'anno. Oppure che abbiano conseguito la laurea alla data del 22 giugno 1999. Inoltre, ma solo per le scuole primarie e dell'infanzia, «i candidati in possesso del titolo di studio comunque conseguito entro l'anno scolastico 2001-2002, ovvero al termine dei corsi quadriennali e quinquennali sperimentali dell'istituto magistrale, iniziati entro l'anno scolastico 1997-1998».
L'iscrizione avverrà online, a partire dal 6 ottobre 2012 e fino alle ore 14.00 del 7 novembre 2012. I candidati possono concorrere per uno o più posti ovvero per una o più classi di concorso in base alle abilitazioni ottenute in passato. Ma nella stessa regione. Che potrà però essere scelta dal candidato. «In tal caso sono tenuti a presentare - recita il bando - nella regione prescelta un’unica domanda con l’indicazione dei posti ovvero delle classi di concorso per cui si intende concorrere».
Confermando il trend inaugurato dal ministro Profumo di una scuola che vuole informatizzarsi, anche la prima prova sarà effettuata con i pc, e sarà su base regionale. Si tratta di un test con 50 quesiti, di logica, comprensione, lingua straniera e informatica, appunto.
La seconda prova «scritto-pratica» sarà invece su base nazionale. Con quesiti a risposta aperta «finalizzati a valutare la padronanza delle competenze professionali nonché delle discipline oggetto di insegnamento».
La terza prova sarà tecnico-pratica, e prevede anche una lezione prova. «Ha per oggetto le discipline di insegnamento - spiega il bando - e valuta la padronanza delle medesime nonché la capacità di trasmissione delle stesse e la capacità di progettazione didattica, anche con riferimento alle tecnologie dell’informazione e della comunicazione».
Fioccano intanto le polemiche e i ricorsi per quelle che sembrano delle palesi ingiustizie nelle regole del concorso: i sindacati attaccano infatti la scelta del ministro di indire il bando per i soli laureati entro l’anno accademico 2002-2003, escludendo di fatto tutta la generazione dei trentenni “perduti”.
Non si capisce poi perché sia stato vietato ad altri dipendenti in servizio (insegnanti di ruolo) di partecipare al concorso, quando altri dipendenti statali possono farlo, questa misura sarebbe, a dire del sindacato, incostituzionale, sebbene sia quanto meno comprensibile escludere da un concorso chi non ne ha bisogno in quanto ha già il proprio posto di lavoro.
Ulteriori critiche sono state mosse anche alla prova di lingua straniera prevista per gli insegnanti elementari, dal momento che nella scuola primaria non sono impartiti insegnamenti di lingua straniera.