LAZIO ultime notizie VITERBO – www.unonotizie.it – Il decreto sulla spending rewiew fa rapidamente sentire i suoi effetti anche sulla sanità viterbese. Viene infatti allontanato a tempo indeterminato dal provvedimento del governo Monti, la prospettiva di far diventare l’ospedale di Belcolle, almeno per i prossimi 10-15 anni, un Dea di secondo livello, ovvero un dipartimento di emergenza e accettazione ad alta specializzazione legata all’emergenza e dotato di tutte le principali specialità.
La riduzione della spesa pubblica nel settore sanitario porta all’azzeramento dei 300 posti letto per acuti che la Regione Lazio aveva a disposizione per le aree periferiche, cioè gli ospedali di Frosinone, Latina e Viterbo, nei quali avrebbero dovuto essere attivate i Dea. Posti letto che erano ‘sopravvissuti’ al piano di riordino della rete ospedaliera del 2010, varato dalla governatrice Renata Polverini, in veste di commissario alla Sanità. Ma non è ancora tutto: sul sistema sanitario viterbese la spending review imporrà anche altri sacrifici.
Il numero delle degenze a disposizione, attualmente fissato a 3,3 ogni mille abitanti, è destinato a scendere a 3 per mille. Per il Lazio si tratterebbe di perdere altri 1.118 posti letto tra pubblici e privati accreditati. In soldoni, i posti letto a disposizione caleranno dai 18.160 attuali a 17.186. Una sforbiciata consistente che si aggiungerebbe ai 2.900 già tagliati negli ultimi anni nel tentativo, peraltro non riuscito, di appianare i 10 miliardi di euro di debito accumulato dalla Regione.
La spesa per l’acquisto di beni e servizi in ambito sanitario dovrà subire una flessione del 3,7%, pari a 108 milioni di euro. Il taglio sarà spalmato su tutte le Asl della regione, quindi anche su quella di Viterbo. L'offerta di prestazioni e servizi assistenziali subirà quindi un abbassamento in quantità e, forse, di qualità.
Nel 2011 il Servizio sanitario regionale ha acquistato prodotti sanitari per 2 miliardi 921 milioni; nel 2012 dovrebbe contare su 2 miliardi 813. Nel governo però sembra prevalere l'ipotesi di una decurtazione del 5%. In questo caso resterebbero 2 miliardi 775 milioni. Inoltre, c’è da tenere conto dei 28 milioni e mezzo taglio per il 2012 e 57 milioni nel 213 dei budget per i centri privati accreditati: cliniche, ambulatori, laboratori.